Il decreto 23/2011 introduce la possibilità per chi non ha un contratto di locazione corretto di ottenere un contratto 4+4 con un canone irrisorio (il triplo del valore catastale).
Compie tre mesi la normativa che permette di regolarizzare i contratti di locazione di fabbricati ad uso abitativo non registrati nei termini di legge, i contratti registrati con l’indicazione di un canone inferiore a quello reale ed i contratti di comodato fittizi.
Grazie al decreto legislativo del 14 marzo 2011 (articolo 3, commi 8 e 9) dal 7 giugno 2011 gli inquilini possono infatti regolarizzare i contratti in nero arrivando a pagare in media il 10% dell’affitto stipulato col proprietario.
L’iter è semplice: come prima cosa bisogna recarsi all’Agenzia delle Entrate col proprio codice fiscale, verificare che il contratto non sia stato anticipatamente registrato dal locatore e controllare l’effettiva proprietà dell’immobile. Da tenere conto che molti uffici potrebbero non essere ancora aggiornati e quindi dare informazioni non del tutto esatte. Presentarsi con documenti (fotografie,video,ricevute di pagamento o utenze intestate) che attestino l’effettiva locazione, così come richiedere una consulenza alle associazioni che lavorano per il diritto alla casa, può rendere tutto più facile.
Il passaggio successivo è verificare la rendita catastale (attraverso una visura catastale) presso l’Agenzia del Territorio e infine registrare la nuova scrittura.
Per i contratti sanati la durata è fissata per legge in 4 anni decorrenti dalla registrazione, volontaria o d’ufficio. Il rinnovo di altri 4 anni è automatico, tranne nei casi di utilizzo diretto o di ristrutturazione profonda. Il canone annuo di locazione viene fissato in automatico in misura pari al triplo della rendita catastale, oltre l’adeguamento, dal secondo anno, in base al 75% dell’aumento degli indici ISTAT dei prezzi al consumo per le famiglie degli impiegati ed operai. Viene applicato il canone stabilito dalle parti nel caso preveda un canone inferiore.
Ancora più strabiliante rispetto ad una legge in controtendenza con le linee guida di un governo ormai alla frutta sembrerebbe l’immediatezza della regolarizzazione che non necessita di un’azione legale, il nuovo contratto ha infatti valenza immediata e viene comunicato al proprietario attraverso una semplice raccomandata.