Bergamo – Dopo l’incontro di martedì scorso, oggi ci sarà un altro tavolo tra le cooperative che gestiscono la logistica e i lavoratori licenziati. Lo spostamento della logistica dai capannoni di Capriate e Vignate a quello di Trezzo, ha avuto come conseguenza il licenziamento di di 167 facchini, mentre le nuove cooperative che opereranno a Trezzo hanno assunto 124 nuovi lavoratori, senza riassorbire quelli lasciati senza lavoro. Oggetto del contendere è proprio questo e lo Slai Cobas, protagonista della protesta, non ha dubbi su quale sia il disegno di questa operazione: sostituire lavoratori che da anni avevano conquistato diritti con altri più flessibili.
Le cooperative che lavoravano a Capriate e Vignate spariscono (Progress e Logic Service) e a aggiudicarsi il subappalto della B&M sono due cooperative con sede a Caserta: Santa Chiara e MB.
La B&M lavora su appalto della Lillo s.p.a. (marchio MD) che l’estate scorsa ha rilevato il marchio LD.
La stessa Lillo s.p.a. aveva garantito che la transazione non avrebbe intaccato I livelli occupazionali. Proprio LD sta reggendo in tempi di crisi, il calo delle vendite che investe centri commerciali e negozi di vicinato non sfiora i discount.
Quindi i licenziamenti non sono giustificabili con un calo di lavoro che non c’è stato. I lavoratori sono disposti ad accettare anche una diminuzione di ore lavorative, ma pretendono che il lavoro venga diviso equamente tra tutti i lavoratori, nessuno escluso.