Bergamo – Oggi i lavoratori del consorzio Hydra, che gestisce la logistica leggera e pesante dell’ospedale di Bergamo, sono scesi in sciopero con il sindacato di base USB.
Lo sciopero era stato annunciato già da mesi attraverso azioni dimostrative davanti ai cancelli dell’ospedale e si è svolto oggi con un’alta partecipazione dei facchini.
La situazione in cui vertono i lavoratori in questi mesi non è sostanzialmente cambiata: il contratto di lavoro con cui sono stati assunti rientra nel Ccnl Trasporto merci e logistica ma le mansioni realmente svolte dai lavoratori non rientrano in quelle comprese dal contratto. Inoltre, l’attuale contratto prevede 6 ore e 50 minuti di lavoro, contro le 8 ore di lavoro svolte come minimo dai lavoratori.
Per questi motivi, i facchinichiedono il passaggio a un contratto che rispecchi la tipologia di lavoro svolto e che copra interamente le 8 ore lavorate, aumentando la busta paga e garantendo una serie di tutele ad oggi negate, ad esempio una visita medica periodica in un ambiente di lavoro particolarmente ‘pericoloso’ come quello dell’ospedale.
Il gap tra le ore realmente lavorate e quelle previste dal contratto ha causato un contenzioso per quanto riguarda il pagamento degli straordinari: secondo i conteggi sindacali, ad oggi, le ore di straordinario sono state pagate meno del dovuto dal consorzio Hydra, il quale sarebbe quindi tenuto a risarcire qualche migliaio di euro di arretrati a ogni lavoratore ma che, per il momento, non ha intenzione di procedere in questo senso.
Problematica anche la situazione igienica: i lavoratori accusano la mancanza di uno spazio dove fare la doccia, uno spogliatoio adeguato (quello attuale coincide con lo spazio mensa) e dotazione per salvaguardare la sicurezza del personale e dei pazienti dell’ospedale.
La critica dei dipendenti Hydra si estende all’intera organizzazione del sistema di appalti e subappalti che coinvolge l’ospedale di Bergamo: tutti i servizi non prettamente ospedalieri quali pulizie, ristorazione e altri sono esternalizzati e appaltati in toto al consorzio Siram, il quale a sua volta subappalta i servizi specifici ad altre ditte, fra cui l’Hydra.
Questo sistema è strategico e ad esso sono connesse una molteplicità di problematiche che si ripercuotono, in ultima analisi, sulle condizioni lavorative del singolo: l’esternalizzazione e il subappalto producono una frammentazione delle condizioni contrattuali e lavorative da cui deriva una sostanziale divisione della forza lavoro e delle istanze conflittuali. Ad ogni livello di appalto, si introducono attori e ditte nuove che aumentano le ‘distanze’ tra il lavoratore e il datore di lavoro ‘finale’; ad ogni livello si aggiungono interessi aziendali e di profitto diversi e i cui costi si scaricano sull’ultima ruota della filiale di produzione, i lavoratori.
La situazione igienica negli ospedali é veramente precaria, anch’io lavoro in un ospedale nei dintorni di Viterbo e devo dire che da noi i serevizi di pulizia e i servizi di risorazione collettiva sono molto migliorati nei scorsi 6 mesi. Complimenti! Simona