Sentinelle, fascisti e polizia

Bergamo – Anche oggi le Sentinelle in piedi hanno manifestato il loro disappunto verso la libertà di amare. Protetti da numerosi poliziotti schierati in piazza già ore prima della manifestazione, si sono fermati in piedi, in silenzio, a leggere dei libri. Dicono di difendere la loro libertà di pensiero, ma non capiscono (oppure sì?) che la loro posizione omofoba ostacola la libertà di chi chiede solo di poter amare chi vuole.

All’interno delle sentinelle ci sono, come già accaduto, appartenenti a gruppi neofascisti bergamaschi, sempre pronti a cercare nuove spazi di agibilità tra le fila di chi fa dell’omofobia una bandiera da issare in difesa della tradizione.

In risposta della manifestazione delle sentinelle ha sfilato un corteo che, come nelle altre occasioni, ribadisce che la tolleranza verso chi predica l’intolleranza non ci può essere. Alcuni poliziotti hanno aggredito la manifestazione contro l’omofobia spintonando e manganellando.

Ovviamente, il fatto che sia stato lanciato un fumogeno nei confronti delle sentinelle, è puro fantagiornalismo nostrano.

Ma la questione più interessante è leggere quello che è successo oggi all’interno delle iniziative che si sono susseguite in queste ultime settimane.

Si parte dal 2 novembre quando, circa una quarantina di agenti tra reparto mobile e Digos scortano una sparuta rappresentanza di Forza Nuova che decide di fare una foto ricordo con uno striscione di protesta contro l’accordo di Maastricht. Gli agenti si schierano in Piazza della Libertà e la isolano completamente in modo da garantire ai 17 neofascisti l’esclusività della piazza.

Il 9 novembre l’apparizione delle sentinelle a Bergamo, che esprimono la loro libertà di pensiero dando dei “culi” ai rappresentanti di Bergamo contro l’omofobia. La polizia si schiera in loro difesa.

Il 23 novembre altri rappresentanti dell’estrema destra, tra cui il gruppo Comunità militante dei dodici raggi e skinheads Bergamo, inscenano una protesta davanti al cimitero monumentale. La polizia è presente in forze per consentirgli di svolgere la loro iniziativa.

Si arriva poi a oggi. Già dalle 14:00 la strada che porta alla chiesa di S.Bartolomeo era chiusa al traffico. Presenti camionette, auto della Polizia, dei Carabinieri e della Digos, che presidiavano la piazza prima dell’arrivo delle sentinelle.

Da più di un mese gruppi di estrema destra, con una capacità di mobilitazione minima sul territorio, continuano a mettere in campo iniziative pubbliche con ingenti schieramenti delle forze dell’ordine pronte a permetterglielo.

A dicembre pare che a Bergamo sarà presente Stefano Delle Chiaie, noto esponente della destra eversiva che ha collaborato con i servizi segreti e protagonista della strategia della tensione che si è sviluppata in Italia negli anni ’70.

Gli episodi degli ultimi mesi sembrano dimostrare una rinnovata volontà di alzare il livello della tensione in città. Non è certo una novità che in periodi di crisi, quando la politica non è in grado di dare risposte e la conflittualità sociale aumenta, si provi a creare un clima tale che giustifichi qualunque azione tesa a ripristinare l’ordine e a limitare gli spazi di libertà politica e sociale. La meticolosa protezione delle forze dell’ordine alle provocazioni di stampo fascista ne è probabilmente l’espressione più evidente.

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One Response

  1. Leonid Il'ic Breznev
    Leonid Il'ic Breznev at |

    Bravissimi, pienamente condivido le vostre idee!!!
    E un vergogna e un pericolo che la polizia e diventata una S.p.A di “qualcuno” con obiettivi personali ben visibili!
    La polizia non è molto interessata alla logica o alla giustizia. Essa cerca solo un bersaglio, per mascherare la sua assoluta ignoranza dei motivi e della psicologia di un atto politico

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