Bergamo – Oggi pomeriggio Bergamo è stata teatro di un nuovo corteo del comitato Rompiamo il Silenzio, che ad un anno di distanza dal primo evento è sceso in piazza per ribadire con forza l’opposizione alle sentinelle in piedi, presenti come al solito sul Sentierone, affiancate dalle forze dell’ordine. Circa duecento persone si sono ritrovate alle 14.00 nel piazzale della stazione e hanno portato avanti il corteo fino al Comune di Bergamo, dove poi con musica e cori hanno continuato la loro protesta.
Nella presentazione dell’evento “Liber* di essere come siamo e come vogliamo!” è stato sottolineato che “il silenzio uccide”, e si è ribadito il diritto alla libertà d’espressione della propria sessualità,oltre al deciso attacco ad ogni forma di fascismo e repressione in questo senso.
Gli interventi dal carro hanno toccato però anche altri temi, rendendo netta la coesione tra battaglie diverse ma legate: il filo conduttore della manifestazione è stato infatti la capacità di esprimere messaggi di riappropriazione dei propri diritti in opposizione alle politiche dell’Austerity. In questo senso è andato anche l’intervento del comitato di lotta per la casa, che ha ribadito l’ingiustizia di una legge come il piano casa e ha denunciato la precarietà e la cancellazione di diritti fondamentali, come anche quello all’abitare. C’è stato spazio inoltre per un intervento contro l’Expo, che ha rilanciato la manifestazione del 7 febbraio davanti al palazzo della Regione e denunciato il convegno omofobo di settimana scorsa a Milano.
Infine, il comitato Rompiamo il silenzio ha ribadito la propria presenza in piazza ogni qual volta in città saranno presenti strutture omofobe e discriminatorie e ha espresso solidarietà a Emilio e alla manifestazione antifascista a Cremona.