Bergamo – Una festa di quartiere che vuole coinvolgere tutti i suoi abitanti. Questa è l’iniziativa, organizzata dal Comitato di lotta per la casa e dal sindacato As.I.A, per celebrare il terzo anniversario dell’occupazione della palazzina in via Monte Grigna 11, a Celadina, nella periferia di Bergamo.
Tutto è cominciato proprio tre anni fa con l’occupazione dell’immobile, uno dei 250 di proprietà del comune, da anni abbandonato e messo all’asta dalla giunta del sindaco (dell’epoca) Franco Tentorio. Dopo la denuncia pubblica di As.I.A sullo sfitto comunale, un gruppo di famiglie sfrattate e di giovani precari ha deciso di passare all’azione: tramite i lavori di riqualificazione, tutti a proprie spese, i 12 appartamenti all’interno della palazzina sono stati resi abitabili.
In città e provincia, infatti, le esecuzioni degli sfratti nell’ultimo anno sono arrivate addirittura alla spropositata quota di 2.700: la stragrande maggioranza di queste, il 99%, appartengono alla categoria della morosità incolpevole, definita dalla legge italiana come l’ “impossibilità a pagare l’affitto per via della crisi economica e della conseguente perdita del lavoro o di una cospicua parte del reddito famigliare”. In questi casi, le istituzioni territoriali non sono in grado di trovare soluzioni abitative adeguate per coloro che subiscono lo sfratto, soprattutto quando si tratta di residenti in paesi dell’hinterland o della provincia. Anche i pignoramenti negli ultimi anni sono stati molti: nel 2015 oltre mille soltanto nella provincia e, secondo il rapporto semestrale sulle aste immobiliari del Centro Studi Sogeea, sono ben 1.742 gli immobili messi all’asta, e Bergamo è al primo posto tra i comuni lombardi e fra le prime città in tutta Italia. La situazione d’emergenza abitativa nella provincia appare dunque drammatica: sono circa 6000 gli immobili sfitti, sopra la media nazionale per quanto riguarda il numero di case non abitate, e più di 100.000 in provincia (superando con questo dato anche Milano). L’assessore Valesini parla del grande successo delle assegnazioni grazie all’accordo stipulato con l’Azienda lombarda per l’Edilizia Residenziale (Aler), agenzia il cui maggiore introito arriva direttamente dagli affitti, dimenticandosi che questo accordo è costato ai cittadini di Bergamo oltre un milione di euro in tasse dirette, finiti poi proprio nelle casse dell’Aler.
Ci spiegano dal Comitato di Lotta per la casa: “Abbiamo deciso di festeggiare il terzo compleanno dell’occupazione, proponendo diverse iniziative durante tutti i periodi dell’anno, dal festival estivo di tre giorni di Celada In Strada , al cineforum all’aperto dedicato a film per ragazzi, alle feste con castagne e vin brulè durante l’inverno e, non ultima, l’iniziativa portata avanti con il contributo dell’artista di murali di fama internazionale Blu, che ha recentemente dipinto una facciata della palazzina occupata, diventata meta di curiosi, studenti e amanti del genere. Le famiglie e i giovani occupanti della palazzina si sono adoperati anche per portare avanti la campagna denominata “Celadina non è una discarica”, progetto che mira a porre al centro dell’attenzione dell’amministrazione comunale le problematiche che gli occupanti e gli abitanti della via di Monte Grigna e del quartiere di Celadina tutto hanno riscontrato nelle zone in cui quotidianamente vivono: cura delle aree verdi della zona, illuminazione delle strade, il totale stato di abbandono di diverse case e appartamenti che invece potrebbero essere assegnati alle famiglie che ne hanno bisogn. Problematiche che il Comitato e As.I.A pretendono che vengano risolte al più presto.”
La giornata di festa di domenica 12 marzo, in piazza san Pio X a Celadina, dalle 13:00, sarà dunque un’occasione di socialità, con musica e banchetti informativi, spettacoli e cucina multietnica, per animare ancora una volta il quartiere, ma sarà anche e soprattutto l’ideale occasione per porre l’accento su quelle che sono ancora le mancanze della giunta Gori riguardo l’emergenza casa, a Bergamo e soprattutto nella provincia.