Un botta e risposta sulla situazione delle biblioteche bergamasche tra un cittadino molto preoccupato (Zenodoto di Efeso) e l’assessorato alla cultura del comune di Bergamo.
Cittadino molto preoccupato (Zenodoto di Efeso):
Traggo spunto da una notizia apparsa in questi giorni su quotidiani cittadini e sul sito del comune di Bergamo per fare qualche considerazione riguardo la situazione delle biblioteche della nostra città. E’ di questi giorni infatti la notizia che due biblioteche cittadine, nello specifico la Betty Ambiveri di Boccaleone e la Luigi Pelandi di Redona, amplieranno le loro ore di apertura anche in orari serali durante l’intero arco della settimana.
Ben venga l’ampliamento di un servizio che reputo essenziale per una città come la nostra se non fosse che a mio parere tale operazione è da vedersi solo come fumo negli occhi da parte di una giunta che in questi anni sta lentamente, vergognosamente e silenziosamente abbassando i livelli di qualità delle biblioteche cittadine.
Innanzi tutto è da segnalare che il personale che provvederà alla copertura delle ore serali è costituito da ragazzi del servizio civile che non dovrebbero sostituire i lavoratori delle biblioteche in mansioni puramente lavorative o gestionali ma collaborare in progetti creati ad hoc così come recita la carta etica del servizio civile e sottoscritta da Comune e Sistema Bibliotecario Urbano, infatti:“si riconosce il diritto dei volontari di essere impegnati per le finalità del progetto e non per esclusivo beneficio dell’ente, [….], di non essere impiegati in attività non condivise dalle altre persone dell’ente che partecipano al progetto, di lavorare in affiancamento a persone più esperte in grado di guidarli e di insegnare loro facendo insieme;[..], di disporre di momenti di formazione, verifica e discussione del progetto proposti in modo chiaro ed attuati con coerenza”.
In questo modo la giunta viola le carte e i regolamenti sdoganando l’uso di volontari in sostituzione di lavoratori specializzati e dunque favorisce una progressiva de-professionalizzazione delle figura del bibliotecario e magari apre anche le porte ad un taglio dei lavoratori precari delle cooperative che attualmente gestiscono parte del servizio e che in futuro potrebbero essere impropriamente sostituiti dai giovani del servizio civile .
Oltre a ciò, in questi anni la giunta comunale ha sempre più ridotto i finanziamenti alle biblioteche (si parla addirittura di una riduzione di più del 50%) che nella pratica si concretizzano in minori acquisti e dunque nella diminuzione dell’offerta di libri nuovi e nella previsione di pesanti tagli anche per gli abbonamenti a quotidiani e riviste che verranno drasticamente ridotti con un dimezzamento dell’offerta di titoli, il tutto a discapito dei cittadini che quotidianamente si recano nelle biblioteche.
Altro tasto dolente rappresentano i servizi multimediali e cioè il dirtto di utilizzare internet o un programma del pacchetto operativo office per gli utenti . Il servizio è in lento smantellamento, macchine sempre guaste e rete obsoleta che la cronica carenza di finanziamenti hanno ormai reso un disservizio più che un servizio per quegli utenti che non hanno la possibilità di acquistare un pc portatile e dunque di utilizzare la rete wifi della biblioteca.
Siamo di fronte dunque ad un attacco senza precedenti nei confronti delle biblioteche pubbliche che, private degli strumenti essenziali per il loro funzionamento, sono destinate ad un lento declino e alla chiusura o, nella migliore delle ipotesi, a diventare delle sale studio prive di contenuti degni di centri di cultura e ricerca quali dovrebbero essere.
Consci che in tempi di crisi economica è proprio la cultura a subire tagli maggiori da parte delle amministrazioni, aspettiamo le prossime mosse della giunta Tentorio, mosse che viste le premesse non si prefigurano certo propizie.
Grazie per l’attenzione concessami.
Assessorato alla cultura del comune di Bergamo:
Egr. cittadino,
a nome del’Assessore alla Cultura Claudia Sartirani, ho il piacere di fornire risposta alla Sua segnalazione del 7 marzo u.s.
Riscontro la sua segnalazione riguardante alcuni aspetti legati alla gestione delle biblioteche cittadine, nella quale lamenta una serie di criticità e anomalie.
Le voglio rispondere innanzi tutto per quello che riguarda il primo punto da Lei evidenziato e cioè l’ apertura di due biblioteche cittadine in orari serali, da parte di volontari in servizio civile. La sua osservazione che esplicitamente fa riferimento ad una violazione “delle carte e dei regolamenti” da parte della Giunta è del tutto priva di fondamento, poiché i volontari non svolgono alcuna attività di tipo specialistico o assimilabile alle mansioni attualmente delegate ai lavoratori della cooperativa che gestiscono in orari serali altre biblioteche, in quanto l’apertura delle biblioteche Ambiveri e Pelandi è limitata ad un utilizzo delle stesse come sale di lettura e pertanto rientra pienamente nella carta di impegno etico sottoscritta dal Comune di Bergamo che recita tra l’altro l’impegno ad erogare tramite i volontari ” servizi tesi a costituire e rafforzare i legami che sostanziano e mantengono coesa la società civile, rendono vitali le relazioni all’ interno della comunità, allargano alle categorie più deboli e svantaggiate la partecipazione alla vita sociale attraverso azioni di solidarietà, di inclusione, di coinvolgimento e partecipazione, che promuovono a vantaggio di tutti il patrimonio culturale e ambientale delle comunità…” Quale miglior utilizzo dei giovani volontari potrebbe essere quello che viene proposto alla cittadinanza, in questa ottica ?
Per quello che riguarda la riduzione dei finanziamenti alle biblioteche, la stessa rientra nella generale decurtazione delle risorse assegnate a tutte le Direzioni,alla quale è necessario ricorrere per poter mantenere tutti i servizi attivi, senza alcuna riduzione degli orari di apertura.
L’attenzione ai servizi multimediali, nonostante i tagli imposti , è sempre stata alta , al punto che dall’ autunno del 2010 è iniziata la sostituzione delle linee telefoniche vecchie e sottodimensionate con altre molto più veloci; l’attivazione del servizio wi-fi in due biblioteche, e entro fine marzo di quest’anno la completa sostituzione di tutte le apparecchiature informatiche in tutte le sedi e la messa a disposizione di nuove procedure per la connessione ad internet, nonchè l’accesso a nuovi servizi on-line e contenuti digitali.
Certa di essere stata esaustiva, La ringrazio comunque per l’attenzione , confidando che il suo impegno per le biblioteche si possa concretizzare al più presto, tramite l’adesione alla nuova associazione amici delle biblioteche di Bergamo “lettura e cultura”, con sede presso la biblioteca Tiraboschi.
cordiali saluti
Cittadino molto preoccupato (Zenodoto di Efeso):
Egr. Rachele Paratico,
la ringrazio vivamente per l’attenzione rivolta alla mia missiva in cui esprimevo tutte le mie perplessità e PREOCCUPAZIONI riguardo la situazione delle biblioteche cittadine ( situazione allarmante e di certo estendibile anche agli altri settori della cosìdetta “cultura”).
Apprezzo gli sforzi effettuati dall’amministrazione riguardo il servizio biblioless e l’adeguamento delle linee telefoniche nonostante ritenga che il dimezzamento delle postazioni fisse internet per gli utenti arrecherà un grave disservizio per tutti coloro non in possesso di pc portatili e dunque per le fasce più svantaggiate della città. Ribadisco inoltre che il dimezzamento delle risorse effettuato dalla attuale giunta con conseguente dimezzamento dell’offerta libraria e delle riviste e quotidiani consultati ogni giorno da centinaia di cittadini è comunque da considerarsi un grosso disservizio. Troppo facile imputare tale attegiamento di lenta dismissione dei servizi ai tagli di finanziamenti effettuati a livello generale anche perchè in altre occasioni e in altri settori più congeniali all’amministrazione comunale i finanziamenti di certo non vengono lesinati.
Per tornare all’impiego dei giovani del servizio civile nell’apertura serale di alcune biblioteche cittadine, ribadisco che non ci sarebbe nulla di male se non che ad oggi mi risulta che i ragazzi siano costretti ad aprire le sedi bibliotecarie soli, senza nessun affiancamento di personale professionista ed è proprio in tale attegiamento che la giunta viola le carte e i regolamenti.
Ringraziandola ancora per l’attenzione le invio i miei saluti.