Bergamo – E’ stata una protesta davvero partecipata quella inscenata stamattina da un gruppo di studenti e studentesse dell’Istituto superiore “Mariagrazia Mamoli” di Bergamo. Nel corso dell’intervallo, gli studenti e le studentesse hanno srotolato uno striscione e distribuito volantini all’interno dell’istituto, per annunciare 4 giorni di agitazione studentesca e flash mob a sorpresa. Il gruppo, che ha da subito richiamato l’attenzione di buona parte degli studenti e delle studentesse, protesta contro il parere negativo espresso da preside e Consiglio d’Istituto verso la proposta di una “settimana di cogestione” dedicata all’autoformazione e all’approfondimento di tematiche extra-curricolari. Studenti e studentesse denunciano le resistenze della presidenza verso il progetto, resistenze che avrebbero ostacolato la proposta sin dalle prime battute: «la prima bozza del progetto era stata consegnata alla preside già a novembre, ma solo a marzo è stata discussa dal Consiglio e solo dopo continue sollecitazioni». La protesta ha posto l’accento anche sulla scarsa agibilità che l’istituto accorderebbe ai suoi iscritti e alle sue iscritte: «sembra quasi che la nostra proposta sia stata scartata perché non ci ritengono capaci di attuarla, come se una persona giovane non fosse in grado di assumersi delle responsabilità». In effetti, il progetto sarebbe stato bocciato dal Consiglio d’Istituto in maniera quasi unanime, se si eccettuano ovviamente i voti favorevoli dei rappresentanti della componente studentesca presenti alla seduta. A nulla sarebbe valsa la petizione a favore della “settimana di cogestione”, promossa congiuntamente, nel mese di febbraio, dai rappresentanti d’istituto e dai rappresentanti della Consulta Provinciale Studenti, che avrebbe raccolto circa 800 adesioni sulle complessive 1100 persone iscritte. Una presa di parola quasi plebiscitaria insomma, che fa il paio con i numeri importanti della protesta di questa mattina e rende ancora più stridenti quei voti contrari del Consiglio d’Istituto.