Bergamo – Come annunciato da studenti e studentesse, da mercoledì 21 marzo, l’Istituto professionale “Mariagrazia Mamoli” è stato teatro di tre giorni di protesta studentesca. La mobilitazione è stata provocata dalla mancata approvazione della proposta di cogestione da parte del Consiglio d’Istituto. Il progetto di cogestione, a cui hanno lavorato lavorato molti studenti, è stata presentato al Consiglio nel mese di settembre 2011 dai rappresentanti d’Istituto. La protesta inscenata è stata pacifica ma indubbiamente assai destabilizzante, visto che ha raccolto un’ampia adesione di studenti e studentesse attorno ad azioni creative del tutto inusuali per il contesto scolastico, chiamate a sorpresa nel bel mezzo delle ore di lezione. L’intento di studenti e studentesse sarebbe stato quello di reclamare libertà di iniziativa all’interno di un ambiente nel quale trascorrono buona parte della giornata, per 9 mesi all’anno. Secondo quanto spiegato da uno dei rappresentanti, già dalla scorsa settimana, vi sarebbero stati primi incoraggianti segnali di dialogo: «Siamo stati convocati dalla preside e abbiamo raccolto una diversa e positiva disponibilità verso la nostra proposta di un’aula autogestita. E’ un ottimo punto di partenza: finalmente si comincia a parlare di auto-formazione, un tema che per noi è assolutamente centrale».
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