Zingonia – Tutti i media locali hanno raccontato ieri della lettera di minacce ricevute dal sindaco di Ciserano Enea Bagini. Nessuno però ha raccontato il clima di tensione in cui vivono costantemente gli abitanti delle torri.
Le torri di Zingonia sono diventate tristemente famose per la situazione di degrado in cui vivono gli abitanti. Sono anni ormai che le amministrazioni dei comuni coinvolti sembrano solo voler buttare benzina sul fuoco per giustificare il grande piano di riqualificazione della zona che prevede l’abbattimento delle torri.
C’è un grande appartamento nelle torri di Zingonia di proprietà di UBI Banca che era diventato una discarica e un magazzino per spacciatori. Come molti altri proprietari, la Banca ha lasciato questo appartamento abbandonato, senza
curarlo, vigilarlo e manutenerlo. Dall’anno scorso, questo appartamento ha ripreso vita grazie a chi si sta prendendo a cuore una reale riqualificazione dell’area. L’appartamento è stato ripulito e ammobiliato e ora vi si svolgono diverse attività: corsi di italiano, uno spazio per i bambini e le assemblea del comitato degli abitanti delle torri di Zingonia. Quello che prima era una palese affermazione del degrado di Zingonia, ora è un’altrettanto chiara dimostrazione che non serve abbattere le torri per riportare quei palazzi alla normalità.
Proprio all’interno di questo appartamento si è tenuta mercoledì un’assemblea del comitato che è però stata interrotta dal brusco arrivo di una decina di carabinieri. Le forze dell’ordine hanno cacciato i partecipanti all’assemblea, strappando tutto ciò che era appeso alle pareti. Sembra che il sindaco Bagini abbia emesso l’ennesima ordinanza per far murare quell’appartamentro, anche se non se ne capisce il motivo dato che non è più zona di spaccio ma al contrario spazio comune e ben gestito. Gli abitanti affermano che ogni volta che l’appartamento è stato chiuso, gli spacciatori lo hanno sempre riaperto nel giro di due o tre giorni, abbattendo il muro costruito sulla porta. E che dopo il loro intervento questo non era più successo. Come se non bastasse, denunciano di aver indicato più volte al sindaco e ai carabinieri quali sono i luoghi del palazzo in qui si svolgono attività illegali, ma le loro segnalazioni sono cadute nel vuoto.Questa è l’ennesima prova di quello che i cittadini dicono da tempo, ovvero che il degrado a Zingonia è stato creato e mantenuto ad arte da parte di chi già aveva previsto il progetto speculativo di abbattimento delle torri.
Come spesso accade in questi casi, i giornali hanno pubblicato una versione travista della realtà, puntando il dito sul fatto che nell’appartamento erano presenti quasi esclusivamente stranieri (quindi delinquenti?), e senza menzionare le attività che vengono svolte in quel luogo e il motivo per cui quelle persone si trovavano lì. Anzi, viene fatta una chiara distinzione tra italiani, perchè due soli erano bergamaschi, e gli stranieri. Tutte le persone presenti sono state identificate e denunciate per occupazione abusiva.
Dulcis in fundo, pare che ieri i carabinieri abbiano strappato dal muro anche i disegni che i bambini fanno nei pomeriggi dedicati a loro. Neppure i più piccoli ora faranno fatica a capire chi cerca soluzioni e chi vuole solo distruggere.
(Foto di Emanuele Masellis)