Cronache dall’ospedale Papa Giovanni di Bergamo

Pubblichiamo questa lettera ricevuta da un infermiere che lavora presso l’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo: la testimonianza di una di quelle persone che lavora in prima linea durante l’emergenza.

“La situazione è veramente drammatica, il personale è allo stremo, è di qualche giorno fa la denuncia di un gruppo di medici dell’asst-pg23 in cui si denunciava  la grave situazione all’interno dell’ospedale e l’alto rischio di contaminazione. Premetto  che tutti, personale sanitario, gli oss, e tutti gli altri, stiamo facendo il possibile per  curare e assistere i pazienti.

Spiace però vedere  che il personale sanitario non viene difeso nel modo appropriato; da una parte si elogia chiamandoci eroi, dall’altro i provvedimenti di governo e Regione sono contrastanti: il governo  stabilisce che il personale sanitario debba essere premiato con i ridicolo 100 euro per il mese di marzo, in tv si racconta che al personale va fatto il tampone, poi ti scontri con una realtà che ti chiude la porta in faccia, devi essere sintomatico, con febbre, tosse e difficoltà respiratoria; intanto  nel personale sanitario  aumentano i casi di contagio, molti sono in malattia da giorni e settimane e solo dopo molte richieste ad alcuni viene fatto il tampone, il servizio sanitario aziendale dice che hanno a disposizione pochi tamponi da fare al personale… Ma come c***o funziona in Italia? Per i politici, calciatori  e altri volti  noti i tamponi si fanno, eccome…

Sul territorio le famiglie, le persone, soprattutto quelle anziane, vengono lasciate allo sbaraglio, molti muoiono in casa senza un’adeguata assistenza. Dove c***o sta questa sanità lombarda, definita “eccellenza”? Questo sistema sanitario sta  rivelando tutte le crepe accumulate in questi anni dove si è finanziato il privato; i partiti della destra, da Comunione e liberazione con Formigoni fino alla Lega Nord, hanno enormi responsabilità; la polemica sulla chiusura delle fabbriche è il culmine di questa storia, dove ha prevalso  l’interesse degli industriali contro l’interesse della salute pubblica; perché non si è chiusa la zona della val Seriana con Alzano e Nembro da subito, zona che oggi segnala la più alta incidenza di defunti? Perché si è fatta giocare la partita di calcio Atalanta – Valencia, facendo scoppiare una bomba di contagio ad alto rischio? Ci sono  tanti “perché” che dovremmo un giorno chiedere a chi è stato responsabile di tutto questo. Non siamo assolutamente degli eroi, facciamo il nostro dovere, ma vogliamo anche essere tutelati.

Lettera firmata.

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