Endine – Si è conclusa ieri sera con una vittoria la vicenda di Hanane e dei suoi sei figli, che a Endine da mercoledì erano senza casa a causa di uno sfratto avvenuto senza preavviso; il presidio permanente organizzato mercoledì dal sindacato Unione Inquilini ha visto la presenza di numerose persone solidali, in particolare per la volontà, più volte espressa dai servizi preposti, di voler dividere la famiglia, mandando i bambini in una struttura apposita e separandoli dalla mamma e dalla nonna.
Le trattative con il comune di Endine, durate tre giorni, hanno ottenuto però l’inserimento di tutta la famiglia presso una struttura individuata dal Consorzio Servizi Valcavallina a partire da mercoledì 24 febbraio 2016 per un periodo di 15 giorni prorogabili ad un massimo di 30 giorni. Nel corso della permanenza presso la struttura, inoltre, i servizi educativi provvederanno a garantire la continuità didattica dei figli.
Unione Inquilini ha partecipato alla spesa per la struttura di accoglienza, sostenuta dal Comune, per una quota forfettaria pari a Euro 500.00 e ha provveduto a trovare una sistemazione fino al 24 febbraio. Una vittoria dunque per il fronte della lotta per la casa, che ha costretto il comune al dietrofront, dopo le iniziali posizioni di chiusura.