1 – Le mani sulla città: ex Gasometro, la privatizzazione di un servizio pubblico

Proseguiamo con la rubrica de Le mani sulla città, riguardo le trasformazioni in corso d’opera a Bergamo e il loro reale impatto sulla vita dei cittadini.

Nel mese di maggio a Bergamo è stato inaugurato un nuovo parcheggio: tra via Gavazzeni e via Don Bosco infatti è sorto il parcheggio che andrà a sostituire quello del piazzale della Malpensata. Su un area di 9000mq di proprietà dell’INPS, data in concessione per nove anni ad ATB Mobilità S.p.A è ora presente un nuovissimo e tecnologico parcheggio da 312 posti auto, aperto 24 ore su 24 e 7 giorni su 7. Il parcheggio prevede tariffe singole, giornaliere e mensili, che vanno da 1 euro l’ora per la sosta occasionale a 50 euro mensili per l’abbonamneto, scontati a 40 per i pendolari. Atb Mobilità ha investito 1,7 milioni di euro per la realizzazione di quest’opera, più 640mila per la realizzazione della rotonda appositamente edificata per facilitare l’ingresso nel parcheggio.

Ora, di primo acchitto verrebbe da chiedersi cosa ci sia di male: un nuovo e funzionale parcheggio in centro città, con tariffe vantaggiose per chi viaggia con i mezzi pubblici, colonnine per ricaricare le auto elettriche, ecc.. bisogna però guardare il contesto entro cui quest’opera è inserita. Il quartiere della Malpensata sta subendo da anni ormai un profondo processo di rinnovamneto urbano: il rifacimento del parco, l’abbattimento del vecchio palazzetto del ghiaccio con in progetto la realizzazione di nuovi impianti sportivi, l’ampliamento delle aree verdi, skate park, parco avventura, area cani ecc. Il parcheggio dell’Ex Gasometro entra a pieno titolo tra le grandi opere che andranno a modificare radicalmente il quartiere, ponendosi come sostituto al parcheggio gratutio ora presente sul piazzale della Malpensata, già ridotto a causa dei lavori per la realizzazione della rotatoria. L’unico parcheggio gratutito con centinaia di posti auto a due passi dal centro verrà sostituito da un parcheggio a pagamento, che ingrosserà i bilanci di ATB Mobilità, già gestore dei 2500 posti auto in città e partecipante insieme a Parcheggi Italia e altre società a Bergamo parcheggi, società di scopo per la realizzazione del controverso parcheggio della Fara. Se prima pendolari e cittadini potevano lasciare la propria auto gratuitamente nel piazzale, ora non sarà più possibile: l’ennesimo grande parcheggio a pagamento in centro non permetterà più soste gratuite.

Oltre a questo, l’eliminazione del piazzale della Malpensata comporterà lo spostamento del mercato in via Spino, con grande sdegno e disappunto degli ambulanti che da una zona centrale e in mezzo al quartiere finiranno in una parte di città ai margini, tra i capannoni industriali. Infine, la nuova rotonda realizzata accanto al parcheggio: l’amministrazione afferma che era necessaria per la mobilità della zona, dunque bisognava aspettare l’investimento di un ente privato per eseguire quest’intervento urbanistico? Qui, come a Redona presso l’ex Ote e alla circonvallazione tra Malpensata e Campagnola di fronte ai Mangimi Moretti, gli interventi di rinnovamento urbanistico vengono sempre subordinati a opere private. L’amministrazione Gori, come abbiamo già visto riguardo altre opere, sembra dar sempre la precedenza ad enti privati, favorendo investimenti dei grandi imprenditori bergamaschi nelle opere pubbliche, privatizzando servizi come lo sport e le soste gratuite appunto, senza apparentemente prestare molto ascolto a quali potrebbero essere invece le reali esigenze dei cittadini.

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