I medici di base nella Fase 2 – intervista alla dott.ssa Pedrini

BergamoPerché su 700 medici di base in bergamasca 150 si sono ammalati di Covid-19 e 6 sono deceduti? Quali sono stati gli errori e le responsabilità nel gestire la Fase 1? In che modo e in che condizioni i medici di base si apprestano ad affrontare la fase 2? Queste sono alcune delle domande che abbiamo posto a Paola Pedrini, segretario lombardo della Federazione dei medici di famiglia. La dottoressa Pedrini, in prima linea nell’assistenza ai numerosissimi pazienti affetti da Covid, già il 1 aprile in un’intervista asseriva: “non vorremmo che la confusione sui dati (del contagio) servisse a nascondere la responsabilità dei generali nella Caporetto della sanità pubblica italiana.”

Le responsabilità del disastro lombardo già allora erano ben chiare: una mappatura epidemiologica superficiale e insufficiente, dovuta alla mancanza di tamponi (che tutt’ora continuano a mancare), un’assenza di dispositivi di protezione per il personale sanitario, fino ad arrivare alla delibera lombarda sulla degenza in Rsa per pazienti ancora contagiosi. Questi ed altri errori eclatanti hanno fatto della Lombardia la regione italiana col più triste primato di contagi e decessi.

Sempre la Pedrini in un’altra dichiarazione definisce “assurda” se non “bizzarra” la richiesta di una consulenza legale da parte dell’Agenzia di tutela della salute di Bergamo per appurare le eventuali “responsabilità” dei medici di base nella diffusione del contagio. Una vera e propria vigliaccata, considerando che i medici di base sono stati fin da subito tra i più esposti, senza che venissero loro garantite mascherine e guanti, senza che venisse garantita alcuna tutela.

Ora che si sta avviando la Fase 2, si riusciranno a evitare gli errori commessi in passato? La sanità territoriale smantellata da regione Lombardia negli ultimi anni troverà le risorse necessarie per prendersi cura dei malati? Recentemente il presidente Fontana ha dichiarato che nella regione che governa il contagio è stato contenuto bene. Dopo tutto il dolore che i cittadini bergamaschi e lombardi hanno vissuto,ci saremmo aspettati una doverosa ammissione di colpe e responsabilità, ma sembra che la pratica dello “scaricabarile” sia diventata un’abitudine per la giunta leghista.

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