Bergamo – Il dato significativo è nei numeri della manifestazione di oggi. La celebrazione del 25 aprile ha registrato quest’anno una partecipazione decisamente superiore alle aspettative. Se la Questura di Bergamo parla di circa 5000 partecipanti e il comizio ufficiale è stato accolto da una piazza Vittorio Veneto gremita, l’elemento meno scontato risiede però nella folta adesione del corteo alternativo che, come ogni anno, ha abbandonato le celebrazioni ufficiali all’altezza del Sentierone alla volta di via Pignolo. Qui, da diversi anni, ricorre il ricordo del partigiano gappista Ferruccio Dell’Orto, caduto nel corso di un conflitto a fuoco nel febbraio del 1945, proprio in prossimità della piazzetta di Santo Spirito. L’appuntamento, promosso in passato in forma spontanea da un piccolo gruppo di partigiani e partigiane della brigata di Ferruccio, ha osservato negli ultimi 10 anni una crescita costante nella partecipazione, fino alle circa 1500 persone di oggi. I numeri inattesi del corteo alternativo segnalano probabilmente l’insofferenza della piazza verso l’adesione alle celebrazioni ufficiali del Sindaco missino Franco Tentorio, che pure si è tenuto lontano dal palco delle autorità, ma si configurano soprattutto come l’esito di un anno di mobilitazione antifascista a livello locale. La crescente sensibilità della società civile verso insidiose operazioni di revisionismo storico promosse dalla destra radicale aveva prodotto già a febbraio l’efficace mobilitazione cittadina contro l’iniziativa di Casa Pound sulle Foibe, mentre a giorni è atteso l’annuale raduno di Rovetta, divenuto negli ultimi anni appuntamento di “culto” per l’ambiente neofascista e oggetto di aspre polemiche per il suo carattere apertamente apologetico. Mentre in Valle Seriana cresce la tensione attorno ad oltraggiosi episodi ravvicinati di danneggiamento a lapidi commemorative partigiane, prosegue il fitto calendario della mobilitazione antifascista per bloccare il raduno. Il 25 aprile oltre il 25 aprile: a Bergamo l’antifascismo continua ad essere materia di stretta attualità.