E’ notizia di queste ore la presentazione alla Commissione Bilancio del Senato, da parte di maggioranza e opposizione, di una serie di emendamenti al decreto Cura Italia per tutelare i medici e personale sanitario di vario grado, contro eventuali denunce e azioni legali, creando una sorta di scudo penale. Un emendamento da parte del Pd, che ha come primo firmatario Andrea Marcucci, si propone di cancellare ogni tipo di responsabilità del personale sanitario, fatte salve “violazioni macroscopiche”, mentre per quanto riguarda il personale amministrativo/dirigenziale non vengono previste possibilità di imputazioni. Se da una parte è perfettamente comprensibile adottare tutele legali per il personale sanitario, poiché è stato costretto a lavorare in condizioni disumane e totalmente noncuranti riguardo la sicurezza (ammontano a 73 i medici deceduti a causa del virus), non ci si spiega perché questo scudo penale voglia essere esteso anche alle figure direzionali e manageriali del Sistema sanitario, che si sarebbero macchiate colpevolmente di gravi mancanze e negligenze.

L’emendamento di Marcucci ha ricevuto parere favorevole dal Governo, nella fattispecie chiede di limtare la punibilità penale per “le strutture santarie e socio-sanitarie pubbliche e private e gli esercenti le professioi sanitarie-professionali-tecniche amministrative del Servizo sanitario” alle sole violazioni “macroscopiche” di “colpa grave”. Secondo il testo la protezione riguarda anche le “condotte gestionali o amministrative” purchè non “sia stato accertato il dolo del funzionario o dell’agente che le ha poste in essere o che vi ha dato esecuzione”. Ora, come ci ha spiegato l’avvocato Roberto Trussardi, il dolo è condizionato all’intenzionalità, e ovviamente, nel caso dell’emergenza coronavirus, non vi è stata intenzionalità alcuna: il reato che dovrebbe essere contestato alle alte sfere del Servizio sanitario dovrebbe essere quello di epidemia colposa.

L’emendamento verrà discusso nei prossimi giorni in Commissione Bilancio, ma intanto il Governo ha dato il suo consenso. Il primo firmatario di questo emendamento è Andrea Marcucci, capogruppo Pd al senato, renziano della prima ora ma rimasto tra le file del Partito Democratico. La sua carriera politica inizia nel ’92, per poi collaborare col governo Prodi nel 2006 e iniziare il sodalizio col giovane presidente della provincia fiorentina, Matteo Renzi. Ma non sono solo poltrone politiche quelle di Marcucci: proveniente da famiglia imprenditoriale, nel 2018 aveva ruoli nell’impero economico familiare, ricopriva infatti posizioni chiave in sette ambiti dirigenziali solo in Italia. Marcucci era consigliere delegato di due holding finanziarie che controllano, tra le altre, il colosso Kedrion spa, di cui il senatore Pd è stato consigliere dei conti e dirigente. La Kedrion è un’azienda fondata nel 2001 e specializzata in distribuzione di prodotti medicinali derivati dal plasma umano. La famiglia Marcucci è infatti attiva da anni nel settore degli emo-derivati e dei vaccini.

Tornando all’emendamento presentato, è estremamente grave che in un momento come questo, dove ancora si stanno contando morti e contagiati giorno per giorno, le forze politiche si stiano muovendo preventivamente per coprire le responsabilità di dirigenti sanitari ed evitare imputazioni quali l’epidemia colposa. Collateralmente, evitando di fatto l’imputazione di questo capo d’accusa, si tutelerebbe anche la classe politica, che potrebbe essere imputata in concorso per omissione, ma qualora venisse approvato l’emendamento, sfumerebbe qualsiasi possibilità di imputazione.