Bergamo – Il 22 maggio del 2018 la legge 194 compie 40 anni. In tutta Italia il movimento femminista Non Una di Meno ha deciso di festeggiare questa ricorrenza con una serie di iniziative in varie città e piazze del nostro paese. Bergamo non sarà da meno.
Proprio martedì 22 maggio Non Una di Meno Bergamo invita la cittadinanza a una vera a propria “festa di compleanno” che si terrà in centro, davanti alla sede della Regione Lombardia dalle 18,30 in poi: musica, dibattiti, interventi, per confrontarsi e comprendere l’importanza di questa legge, primo passo verso l’autodeterminazione delle donne in Italia.
“La 194 ha evitato i rischi degli aborti clandestini e ha dato a tutte noi la libertà di scelta sui nostri corpi. Il tutto nonostante gli obiettori. In Italia ci sono regioni e città dove è quasi impossibile abortire. In 11 anni, dal 2005 al 2016, la quota dei medici obiettori di coscienza è aumentata del 12%, mentre gli aborti sono in calo. A confermarlo è la relazione annuale del Ministero della Salute al Parlamento sull’applicazione della Legge 194. Lombardia e Bergamo non sono fuori da questa tendenza nazionale – ci spiegano le attiviste di Non Una di Meno Bergamo – A quarant’anni dall’approvazione della legge 194, in Italia l’accesso all’interruzione volontaria di gravidanza è sempre più un percorso a ostacoli. Il numero di medici obiettori ha raggiunto una media nazionale del 70%, con punte del 90% in alcune regioni. Solo 390 su 654 strutture dotate di reparti di ostetricia e ginecologia effettuano interruzioni di gravidanza.Da questo diritto negato passa la nostra autodeterminazione, da tutto questo passa la nostra libertà di scelta”.