Bergamo – E’ un blitz quello che ha visto coinvolti una decina di agenti della polizia municipale in via Monte Grigna 11. Affiancati dai tecnici dell’Enel e da due fabbri la polizia, hanno rimosso i contatori interrompendo la fornitura abusiva di elettricità. L’allaccio era stato realizzato regolarmente nel 2014, e l’allora sindaco Tentorio di centro destra aveva preso la palla al balzo sospendendo la fornitura di elettricità il 21 maggio 2014, il giorno seguente all’approvazione del Piano Casa Renzi-Lupi che, tramite il famigerato articolo 5, rendeva illegale l’allaccio delle utenze e il riconoscimento della residenza negli stabili occupati.
Come allora, anche questa volta l’amministrazione Gori ha aspettato che il Senato approvasse il decreto sicurezza bis, cavallo di battaglia di Salvini, per procedere all’irruzione all’interno della palazzina, dimostrando una totale miopia politica, sacrificando sull’altare della legalità ogni tipo di coerenza: a parole attaccano l’operato del governo giallo-verde, per poi chiedere al ministro dell’Interno più poliziotti, estendere le zone soggette a daspo urbano e, infine, approfittare di questo nuovo decreto repressivo e liberticida per attuare subdolamente un attacco alla vita e alla dignità degli abitanti della palazzina.
Al momento dell’irruzione sono stati identificati tutti gli abitanti, nonostante il comune fosse al corrente della presenza di famiglie e situazioni di fragilità all’interno dello stabile, nessun membro dell’assessorato dei servizi sociali si è presentato, forse erano tutti al mare.
Sembra davvero paradossale che per risolvere un problema di sicurezza vengano rimossi i contatori della corrente lasciando così persone giovani e meno giovani senza la possibilità di lavare i vestiti, usare l’acqua calda, il frigorifero, la luce e tutte le altre funzioni elettriche fondamentali che devono essere garantite a prescindere a chiunque.
L’incostituzionalità dell’articolo 5 del Piano Casa è stata più volte dimostrata, in quanto viola l’articolo 32 della Costituzione che tutela l’integrità fisica di ogni persona, e in quanto considera le occupazioni abusive esclusivamente come fenomeno criminale e feticcio di illegalità, senza andare a prendere in considerazione le condizioni di povertà e miseria che spingono una persona a compiere un gesto così radicale. Nell’epoca degli sgomberi targati Lega, il Pd poco si discosta da questo tipo di politica: tolleranza zero verso le occupazioni e negazione dei diritti fondamentali a tutela della dignità di ognuno.
Il Comune di Bergamo ha fatto sapere al Comitato di Lotta per la Casa che, essendo la palazzina di via Monte Grigna un immobile “abusivo”, non vi è nessun margine di trattativa per risolvere la situazione delle utenze. Un atto gravissimo di indifferenza e cecità, un chiaro segnale politico di come questa giunta, e in primis il vicesindaco Gandi, punti la propria politica sulla sicurezza e l’ordine, soprassedendo alla tutela dei diritti base dei più deboli. Strumentale è gestire un fenomeno sociale come quello del disagio abitativo solo attraverso le categorie di legalità/illegalità. Sono centinaia le occupazioni in tutto il Paese che hanno trovato delle soluzioni concrete con le amministrazioni coinvolte. Certo, per trovare soluzioni fattibili serve sedersi a un tavolo, l’atteggiamento di chiusura delle Giunta Gori dimostra la volontà politica di imporre le proprie scelte e basta.
Sullo sfondo la solita ipocrisia, travestire con un intervento tecnico la scelta di assediare un’occupazione, levando l’acqua calda, togliendo la corrente come in un assedio medievale in cui gli assediati prima o poi dovranno arrendersi di fronte all’invivibilità all’interno delle proprie abitazioni.
L’allaccio abusivo era noto a tutti da anni, perché intervenire proprio ora, ma soprattutto a che scopo non contattare prima gli abitanti? A una madre con figli minori un agente ha detto di contattare l’assistente sociale, senza che, come dovrebbe essere previsto, fosse presente sul luogo. Un intervento che inasprisce il clima e rischia soltanto di esacerbare gli animi inutilmente.
Gli abitanti delle periferie, gli occupanti, i senza casa e gli ambulanti, sono sempre più gli obiettivi della scellerata politica della giunta Pd, che tramite daspo e repressione, cerca di cancellare tutto ciò che non rispecchia l’ideale di città smart e a prova di turista immaginato da Gori.