Bergamo – L’Ospedale nuovo galleggia proprio in cattive acque. Dopo le inchieste sugli appalti, arriva la segnalazione ufficiale alla magistratura contabile sui costi dell’opera. Il consigliere regionale Gabriele Sola (IdV) e gli avvocati Roberto Trussardi e Rocco Gargano (Micromega Bergamo), che hanno preparato un esposto alla Corte dei Conti, lo annunciano nel corso di una conferenza stampa.
All’attenzione della Corte è l’aumento spropositato dei costi di costruzione del nuovo colosso ospedaliero Beato Giovanni XXIII alla Trucca. A distanza di sei anni dall’avvio dei lavori delle “sette torri”, l’aumento dei costi è del 46%. Dai 340 milioni di euro iniziali agli attuali 498 milioni. L’impresa che si è aggiudicata la gara con l’enorme ribasso del 23%, il colosso barese Dec dei fratelli Degennaro, è in causa con l’azienda ospedaliera. Oggetto del contenzioso sono proprio i maggiori costi sostenuti per drenare l’acqua del terreno paludoso durante i lavori.
Inspiegabile è anche il mancato coinvolgimento nel contenzioso dei progettisti, cheporterebbe a una responsabilità esclusiva degli ospedali con un possibile costo ulteriore di 113 milioni, ancora una volta sborsati dai contribuenti.
L’aumento avrebbe dunque origine da una sottostima iniziale del problema delle infiltrazioni. Eppure il rischio era stato già denunciato prima dell’inizio dei lavori. Lo studio di progettazione classificatosi secondo nella gara di appalto, il francese Groupe 6, aveva fatto persino ricorso al TAR e al Consiglio di Stato. Secondo i progettisti, i costi preventivati dall’Ospedale non tenevano in dovuta considerazione la presenza della falda freatica superficiale. Il ricorso fu perso, ma il Consiglio di Stato rivolse ugualmente alcune raccomandazioni alla Regione per una verifica sui costi di progettazione. Un suggerimento che la Regione ignorò completamente, ritenendo credibili le assicurazioni sulla realisticità dei costi della SCAU, ditta francese che vinse l’appalto per la progettazione.
Il sospetto che si siano deliberatamente sottostimati i costi è confermato dalle dichiarazioni del consigliere regionale PDL Carlo Saffioti in commissione regionale che con disinvoltura ammette che “probabilmente allora lo stanziamento iniziale fu sottostimato, ma che c’era questa consapevolezza”.
Ma i problemi della Grande Opera orobica non finiscono qui. Gabriele Sola accusa ora Carlo Nicora, Direttore Generale degli Ospedali Riuniti di area ciellina, di occultare volutamente alcuni documenti richiesti per approfondire la questione. Il consigliere IdV si dice pronto a far partire una denuncia per omissione di atti d’ufficio.
E’ di pochi giorni fa la notizia di un’indagine aperta dai carabinieri su sospette irregolarità degli appalti. L’inchiesta potrebbe presto portare a clamorose implicazioni: nelle carte figurerebbe, tra gli altri, il nome di un Senatore della Repubblica. L’indagine rischia ora di far finire sotto sequestro l’Ospedale.
L’Ospedale, è proprio il caso di dirlo, è finito in un pantano. A rimetterci sono i bergamaschi, che rischiano di dover attendere l’Ospedale ancora per molto tempo. La consegna è già in ritardo di due anni. E agli ultimi annunci, che parlano dell’estate 2012, ormai credono in pochi. Questa attesa sta costando molto cara ai contribuenti.