Aziz Amiri era un ragazzo di 18 anni e proveniva da Ben Oualik, Marocco. Come molti suoi coetanei si era trasferito all’estero in cerca di un futuro. A Bergamo da soli 43 giorni, Aziz parlava poche parole di italiano. La sera del 6 febbraio 2010 un colpo di pistola sparato dall’arma di un carabiniere lo uccide.
Per la prima volta Mohamed Amiri, il fratello di Aziz che vive in Italia da 20 anni, prende la parola al microfono di BgReport. Chiede che sia fatta luce su alcuni aspetti oscuri della vicenda ed esprime la volontà di capire come sia possibile che il fratello sia stato ucciso mentre si trovava seduto, disarmato, sul lato passeggero di un’auto e come poi il conducente sia riuscito a fuggire indisturbato.
Mohamed Amiri chiede che l’inchiesta non venga archiviata, perchè così si impedirebbe di chiarire ciò che è avvenuto quella sera.