Bergamo – Si sono dati appuntamento questa mattina alle 10 di fronte al comune di Bergamo, i/le militanti del sndacato As.I.A. e numerose altre persone, solidali e abitanti con problemi abitativi, per chiedere un incontro con la giunta comunale. Già venti giorni fa – fanno sapere i membri del sindacato – era stata protocollata una richiesta di incontro tra le parti, ma il comune non ha dato alcuna risposta. Così ieri membri del sindacato e abitanti sotto sfratto si sono presentati fuori dal palazzo comunale per ottenere un incontro.
Al momento è stato disposto un blocco momentaneo dei provvedimenti esecutivi di sfratto, a causa dell’emergenza sanitaria, ma questo blocco potrebbe aver fine già il primo luglio, facendo così ritornare numerosi singoli e famiglie con l’incubo dello sgombero dalla propria abitazione per morosità incolpevole. Con le conseguenze della crisi sanitaria inoltre potrebbero essere molte di più le persone che nel prossimo futuro, a causa della perdita del lavoro e del drastico ridimensionamento delle entrate economiche, andranno incontro a una difficoltà nel pagare i canoni di locazione, se non dovessero essere prese al più presto delle misure per contenere questa nuova emergenza socio-economica che va profilandosi all’orizzonte.
Come sappiamo, tantissime persone sono state messe in cassa integrazione: nella bergamasca più di duecentomila lavoratori e lavoratrici sono coinvolti dall’erogazione di questo ammortizzatore sociale, di cui ancora decine di migliaia stanno aspettando il versamento. Molte ditte e imprese avranno difficoltà a riaprire, se non ci saranno dei fondi pubblici, di conseguenza il rischio è che una percentuale di popolazione maggiore si ritrovi sulla soglia di povertà.
A fronte di questo quadro allarmante, il sindacato As.I.A. chiede: che venga istituito un tavolo in Prefettura, a cui dovranno sedere le parti in causa dello sfratto e gli organi competenti, al fine di trovare una soluzione vantaggiosa per tutti – specie per gli inquilini-; che il blocco delle esecuzioni di rilascio degli alloggi venga prorogata fino al 31 dicembre 2020, dando così il tempo a singoli e famiglie di riprendersi dallo shock economico vissuto in questi mesi; infine, che vengano estese le misure di sostegno al reddito a più fasce di popolazione.
La delegazione del sindacato ha avuto modo di interloquire con il vicesindaco Gandi, che ha personalmente garantito che le istanze elencate verranno portate in giunta e si occuperà personalmente di organizzare un incontro con il sindaco e gli assessori competenti, al fine di ottenere un tavolo più ampio che possa nel futuro prossimo arrivare a trovare soluzioni per tutti coloro che si ritrovano nell’impossibilità di sostenere un canone d’affitto o un mutuo.