Levate – Le parole di Federica Bruletti, Sindaco di Levate, non lasciano spazio a interpretazioni. Il progetto di autostrada che dovrebbe collegare Bergamo con Treviglio è un’opera inutile, devastante per il territorio. L’impatto sulla qualità della vita dei cittadini sarà pesante e sarebbe sufficiente raddoppiare la statale 42 per risolvere il problema del traffico. Nonostante il presidente della provincia Pirovano dica che l’autostrada “s’ha da fare” e la Cgil, tramite il segretario Bresciani, definisca l’opera utile e il pedaggio logico, forse, non è ancora detta l’ultima parola. Dopo il comitato “Cambiamola!”, un’altra voce si alza contro il progetto di autostrada Bergamo-Treviglio. Il comune di Levate è stato tra i primi a opporsi in modo deciso all’opera, indicando anche soluzioni e progetti alternativi per la riduzione del traffico.
La contrarietà è stata espressa sia nei confronti dell’ ex Ipb (Interconnessione Pedemontana Bre.Be.Mi.) che della Gronda Ferroviaria. La cementificazione e gli interessi economici legati ai grandi appalti rischiano di schiacciare un’intera comunità. “Un territorio già sovraccaricato di infrastrutture e altre opere”, come lo definisce il sindaco, martoriato da un inceneritore, numerose ditte, un intenso traffico e una incidenza elevata di malattie derivate da inquinamento e devastazione ambientale. E’ il senso civico e la volontà di difendere i diritti degli abitanti di Levate che sprona l’amministrazione a continuare questa battaglia. A prescindere dall’orientamento politico dei vari comuni interessati, il compito di ogni sindaco è tutelare la salute e la qualità della vita dei propri cittadini, minacciate dal progetto di Autostrade Bergamasche SPA.
Quest’opera verrà pagata due volte dai cittadini: con il consumo di suolo e con l’esborso economico previsto dal pedaggio per accedere all’autostrada. L’ex Ipb è finanziata interamente da privati, quindi da banche e altre imprese che investono un capitale con l’obbiettivo di ottenere un ritorno economico. I cittadini di Levate, come tutti quelli delle zone limitrofe, avranno a che fare con un’infrastruttura altamente impattante che ricadrà pesantemente sulla qualità della loro vita, in più dovranno pagare per poter usufruire di un’opera che devasta il loro territorio. Oltre al danno, la beffa.
La lotta di Levate, Osio Sopra, Verdellino, Osio Sotto e dei comitati non si ferma, la determinazione e la voglia di preservare i propri territori e le proprie esistenze dalla voracità dei grandi costruttori è forte, la speranza di riuscire a fermare la costruzione dell’opera è ancora viva.
Articoli correlati:
Autostrada Bergamo-Treviglio: parte la raccolta firme per bloccarla
[…] Stop da Levate al progetto della Bergamo-Treviglio […]