Palosco – Questa mattina a Palosco oltre 60 persone si sono trovate a casa di Rita. Il 3 novembre era la data che Rita aspettava con angoscia, perché l’ufficiale giudiziario avrebbe dovuto eseguire lo sfratto dopo il rinvio conquistato il 26 settembre. Rita è sola, negli ultimi anni ha perso il lavoro e non si è potuta permettere di pagare l’affitto della casa comunale dove abita da anni. Il proprietario dell’edificio è il comune di Palosco, che non solo non ha dato nessun aiuto a Rita, ma ha proceduto con celerità per buttarla in mezzo ad una strada. Nel frattempo Rita ha trovato un lavoro che le fornisce un misero reddito, ma tra una vicessitudine e l’altra è riuscita a pagare tutto il debito che aveva nei confronti del comune. Rita non deve nemmeno un euro al comune, ma il sindaco si rifiuta di incontrarla e dice di essere determinato nel volerla sfrattare. Il sindaco però non dice che nello stabile di via Aldo Moro 3 sono ben sette gli appartamenti vuoti da anni, che il comune non assegna alle famiglie che ne hanno bisogno e che produrrebbero entrate per le casse del Comune.
Ma questa mattina 60 persone hanno dimostrato di essere più determinate del sindaco. Sfrattare Rita sarebbe stata un’ingiustizia troppo grossa da tollerare e allora nulla ha potuto l’ufficiale giudiziario di fronte a tanta solidarietà. L’unica strada possibile è stata rinviare per l’ennesima volta lo sfratto al 14 novembre. Nel frattempo è stata inoltrata all’autorità giudiziaria la richiesta di una sospensione dello sfratto, perché la morosità è stata sanata.