Bariano – Da questa intervista fatta a due agricoltori e allevatori, danneggiati dagli espropri effettuati per i lavori della Tav e BreBeMi, emergono forti dubbi sulla realizzazione e la funzionalità di queste infrastrutture. Il terreno in causa è proprio quello sequestrato alla Locatelli S.p.a., in cui sono stati rinvenuti alte percentuali, ben al di fuori dalla norma, di sostanza nocive.
Dall’intervista emergono i punti focali dei due cantieri, di cui uno già avviato e per ora sotto sequestro, mentre l’altro ancora in fase embrionale ma che fa già tanto discutere. Infatti quest’ultimo progetto, che prevedere la costruzione dei binari parallela al tracciato della BreBeMi, ha già causato problemi. È notizia dei giorni scorsi che, per garantire la costruzione della tratta ferroviaria, dovranno essere abbattuti una cascina abitata da una signora novantenne e da suo figlio, e un noceto il cui proprietario ha chiesto un lauto compenso calcolato come futuro introito ottenuto dalla foresta.
Campi espropriati, terreni modificati, fauna e vegetazione locale totalmente ignorati, tutto ciò in cambio di onerosi compensi promessi ai singoli, ormai ex, proprietari.
Sembra che costruire grandi infrastrutture sia l’unica soluzione per rilanciare lo sviluppo del territorio. Cementificare è diventata la priorità delle amministrazioni lombarde: dalla Tav, alla Brebemi, alla Bergamo-Treviglio fino ad arrivare alla Tem, strada che interesserebbe principalmente la periferia milanese. Senza considerare che un territorio percorso da infinite vie di comunicazione non è sinonimo nè di rilancio economico nè di sviluppo, soprattutto se le infrastrutture servono a consentire speculazioni e non hanno alcun senso per le popolazioni che il territorio lo vivono e che quindi subiranno maggiormente l’impatto delle opere.
Tutto ciò si realizza mantenendo nella totale disinformazione gli abitanti. Dall’intervista emerge infatti che gli unici a sapere dell’apertura dei cantieri sarebbero stati i soli proprietari dei terreni. Quest’ultimi denunciano la totale mancanza di informazioni, che incominciano ad emergere ultimamente grazie alla curiosità della gente alla vista del cantiere stesso e ad inizitive di sensibilizzazione, come è avvenuto domenica 1 aprile, quando si è svolta una camminata nei cantieri della BreBeMi per vedere e capire quanto impattante sia quest’opera sul territorio.
Buon giorno, Sono Moretti Sergio abito a cologne in provincia di Brescia, a 70 metri da casa di mio padre dove anche io risiedo in aperta campagna stanno realizzando una bretella autostradale che colleghera la brebemi con la A4 tra i caselli di Chiari e Palazzolo otto giorni fa di punto in bianco è arrivata una raccomandata che diceva che sarei stato soggetto ad esproprio temporaneo di 3 anni perche nel mio frutteto devono piazzare l’area di cantiere ( magazzino, baracche e bagni penso) e tutto questo propri sotto le finestre di casa mia mi distruggono tutto e il rimborso sarebbe di euro 750,00 in tre anni
ma questri sono pazzi con tutti i terreni che ormai sono gia distrutti non si capisce perche vogliano distruggere tutto anche a me che come ripeto sono a 70 metri dalla maledetta bretella, io nel mio frutteto ho molte piante da frutto che ho curato per 15 anni, una coltivazione di zafferano che ho iniziato lo scorso agosto 2011, e in piu ho una pianta di zucca gigante che coltivio sempre li dentro e che lo scorso anno mi è valsa il titolo italiano, non che ilo record italiano di kg 594 cercate in internet e troverete tutto, e cosi quest’anno mi trovero che mi distruggono la pianta e niente gara senza contare i soldi spesi per il seme e i prodotti per la preparazione del terreno, a me questa gente sembra stia facendo cattiveria gratuita, li dietro ho anche la mia scorta di legna da ardere che uso in inverno, ed ora non sò piu dove mettere per fare posto a loro!! e poi non penseranno che io in 4 e 4 8 gli laci il posto sgombro da ogni cosa con una sola settimana di preavviso…
Questo è quanto, a loro interessa solo fare soldi calpestando i diritti degli altri