Cividate al Piano – La Lega spiana la strada all’impresa di costruzioni Vitali spa. Gli abitanti temono l’ennesimo impianto nocivo nel paese. E la Bre.Be.Mi. è alle porte.
I timori degli abitanti di Cividate – e dei paesi limitrofi – per la realizzazione di un cementificio (c’è chi parla addirittura di un inceneritore) ha contribuito ad accendere il dibattito politico alla vigilia delle trascorse elezioni amministrative (a Cividate regionali ma anche comunali). Il comitato contro le nocività e il circolo di Legambiente “I fontanili” avevano accusato il sindaco leghista Giuliano Vescovi di favorire l’insediamento di un sito produttivo nocivo, che andrebbe ad aggiungersi a quelli già esistenti della Olifer.
Tutto ha inizio quando l’amministrazione leghista di Cividate al Piano vende un’area di 180.000 mq alla Vitali SpA, azienda di Cisano specializzata nel settore edile, stradale ed immobiliare. Il Piano attuativo approvato in Consiglio comunale, che aveva fatto storcere il naso anche ad alcuni consiglieri leghisti (che si sono astenuti al momento del voto), prevede ufficialmente la realizzazione di capannoni per depositi ed un polo logistico. Ma nella vicenda si è subito inserito il sindaco cortenovese Gianmario Gatta, dichiarando che “il cementificio è dietro l’angolo. Il metodo adottato dalla ditta “Vitali” di proporre la realizzazione di un’area logistica è lo stesso che ha usato anche con noi. Qualche mese fa la società ci aveva proposto la realizzazione di una serie di capannoni, ma dietro il progetto c’era l’intenzione di insediare un cementificio-inceneritore di 200 metri quadrati, e quando ne siamo venuti a conoscenza abbiamo rifiutato. La nostra preoccupazione è che la Giunta cividatese possa invece avvallare il progetto, magari modificando il Piano di governo del territorio”.
I sospetti sulla destinazione finale dell’area sono più che fondati. Oltre al modo di proporsi della Vitali, ad insospettire chi si oppone al progetto sono anche alcuni lati oscuri della convenzione: non si escludono né insediamenti di tipo industriale né, per il futuro, un cambio di destinazione d’uso dell’area. Se è vero che per il momento il PGT del comune della Bassa esclude in quella zona industrie insalubri di prima classe (tra i quali appunto, inceneritori e cementifici), rimane il fatto che il PGT (tutt’altro che un vincolo invalicabile) potrà agevolmente cambiare a maggioranza semplice per mano del Consiglio comunale appena rinnovato, forte del consenso degli elettori. Senza contare il fatto che la Vitali potrebbe da subito realizzare o vendere ad imprese intenzionate a realizzare industrie insalubri di seconda classe. E qui l’elenco si fa abbastanza inquietante, e giunge a comprendere persino la produzione di sostanze chimiche.
E’ infatti questa che sembra essere la preoccupazione maggiore dei cittadini di Cividate. E cioè che il polo logistico sia una specie di cavallo di Troia della Vitali per insediamenti di tutt’altro tipo. La posizione del comune di Cividate, circondato da una decina di importanti aree territoriali estrattive tra quelle previste dal discusso piano cave appena varato dalla Regione Lombardia, è strategica in vista della costruzione della Bre.Be.Mi. Alle cave già previste se ne aggiungeranno probabilmente altre, se si considera che altre quattro cave nella Bassa sono state aggiunte di recente, dopo l’approvazione del piano, e se è vero che le aree per le cave di prestito della Bre.Be.Mi. non sono ancora state individuate.
Inizialmente la destinazione di gran parte del terreno ora acquistato dalla Vitali spa doveva essere oggetto di una destinazione condivisa dai due comuni adiacenti di Cividate e di Cortenuova. Poi quest’ultimo si è opposto ad una gestione condivisa, per i sospetti sulle reali intenzioni dell’impresa costruttrice. Il Sindaco leghista cividatese Giuliano Vescovi coglie la palla al balzo e si appella alla “amica” Giunta Provinciale che, ad ottobre 2009, svincola il comune di Cividate dalla necessità di intesa con Cortenuova per gran parte dell’area interessata. Ed ecco che la Vitali spa torna alla carica ed ottiene a tempo record, a febbraio, dalla maggioranza leghista di Cividate l’approvazione del progetto per la realizzazione di “un polo logistico con attività produttive” nell’area a sud del paese, vicino alla ferrovia: 80.000 mq di costruzioni (circa 160 campi da calcio) sull’area acquistata di estensione più che doppia.
L’area acquisita dalla Vitali è peraltro vicina a quella che ospita l’impianto siderurgico della Olifer, che ha di recente chiesto ed ottenuto, ancora a tempo record, la possibilità di sfruttare ulteriori 57.000 mq (un altro centinaio di campi da calcio) per “ampliamento e modernizzazione” della fabbrica. Un tipo di produzione classificata tra quelli altamente nocivi e che, quattro volte alla settimana, illumina a giorno il cielo sopra Cividate, al suono del metallo che sfrigola alle altissime temperature di fusione. In gioco è il futuro dell’area a sud del paese in un’area come quella della Bassa, che già registra un’anomala e alta incidenza nei tassi di tumori.
La Lega a Cividate certo non ha fatto mancare, nel corso dell’ultimo mandato, spunti di polemica. A cominciare dall’idea di decorare la piazza del Palazzo del Comune con un mosaico raffigurante il Sole delle Alpi. E per finire con l’aggressione ai camerieri stranieri del ristorante “La Briccola” di Venezia durante un raduno delle camicie verdi, nella cui indagine sono finiti tre militanti del circolo Movimento Giovani Padani “Ogliensi – Cividate al Piano”, incluso l’allora coordinatore della sezione locale del Movimento. Lo stesso Sindaco Giuliano Vescovi, messo in difficoltà nel corso di una recente assemblea sull’ipotesi di cementificio, non ha esitato ad aggredire verbalmente i cittadini che chiedevano spiegazioni. L’aggressività di Vescovi sembrava mostrare alcune crepe nella maggioranza leghista, dopo che l’assessore all’Urbanistica Deretti si era dimesso ed aveva votato contro il progetto della Vitali (salvo poi trincerarsi dietro improbabili incompatibilità caratteriali con il resto della Giunta). A smentire la crisi della Lega a Cividate è arrivata però la riconferma dello stesso Vescovi a Sindaco del paese (52% dei votanti) nelle recenti amministrative del 28 marzo. Ed ora le opposizioni cividatesi promettono di vigilare sugli insediamenti previsti a sud del paese.
Ero presente all’assemblea. Ho visto che c’era qualcuno che riprendeva con videocamera. Magari eravate voi. Per piacere, pubblicate il magico momento… “aggredire verbalmente i cittadini che chiedevano spiegazioni”.
Ciao!!!