Ghisalba – Da martedì 16 settembre gli abitanti del condominio Anna 1 di Zingonia, inquilini e famiglie con bambini piccoli, si trovano senza acqua negli appartamenti. Ma Uniacque si è spinta oltre chiudendo l’acqua anche alla fontanella nel cortile rendendo la situazione invivibile. La risposta degli abitanti non si è fatta attendere.
Questa mattina il “Comitato delle torri di Zingonia” ha occupato la sede di Uniacque di Ghisalba.
Ormai da anni il Comitato testimonia ed evidenzia la poca trasparenza nelle modalità con cui Uniacque elabora i calcoli dei consumi e riscuote i soldi per l’utenza dell’acqua.
Le istituzioni non fanno altro che aggravare il degrado della zona, legittimando un masterplan distruttivo, che ha come unica prospettiva l’abbattimento delle case, proprio ora che le criticità del masterplan stanno venendo alla luce, e smentendo così tutte le promesse che negli ultimi anni si sono susseguite.
Il bilancio delle acquisizioni da parte di ALER è disastroso: sono solo una trentina gli appartamenti venduti, mentre sono più di 170 quelli che rimangono nelle mani di privati, e che solo un esproprio per pubblica utilità potrà permetterne la sottrazione ai legittimi proprietari. Ma per giustificare un esproprio per pubblica utilità, bisognerà prima capire quali progetti dovranno svilupparsi su quell’area, dato che a oggi nulla è dato sapere. Cruciale sarà quindi il consiglio comunale di Ciserano che dovrebbe stabilire il futuro della zona.
Il comitato attacca e afferma l’illegalità del gesto della società Uniacque e promette nuove mobilitazioni per rivendicare il diritto a una vita dignitosa per tutti.
Nell’attesa, come protesta, il comitato ha scelto di riempire delle taniche di acqua direttamente alla sede sociale di Uniacque. Come dichiarato dal Comitato: “Siccome a casa nostra l’acqua non l’abbiamo, sfruttiamo i servizi di Uniacque. Sono molto comodi, potremmo tornarci spesso”.
L’incontro di oggi ha raggiunto tre obiettivi importanti: la riapertura dell’acqua della fontanella, il ripristino dell’utenza entro pochi giorni e il congelamento del debito pregresso, di cui gran parte degli attuali inquilini non sono responsabili.