Bergamo – Questa mattina il “comitato antirazzista 500€” ha sfilato per le via della città per manifestare contro il razzismo strisciante utilizzato dalla Lega Nord a livello locale.
La vicenda ha inizio con la decisione del sindaco di Bolgare, Luca Serughetti, di aumentare a 500€ la tassa di idoneità alloggiativa, rivolta esclusivamente alla componente migrante della società, in quanto legata ai requisiti minimi di abitabilità, il contratto di soggiorno per il ricongiungimento familiare e il soggiorno per il coniuge o per i figli.
Un provvedimento che ha avuto però l’effetto opposto: il tribunale di Bergamo, infatti, ha già dichiarato che l’aumento della tassa è discriminatorio, condannando quindi il Comune di Bolgare a risarcire i propri cittadini che avessero versato suddetto importo al Comune nel periodo di validità della delibera.
Nonostante ciò, alcuni sindaci leghisti stanno tuttora portando avanti la battaglia: il sindaco di Telgate, Fabrizio Sala, non solo ha triplicato la tassa a 325€, ma ha anche introdotto una pratica divenuta famosa, nei media nazionali, con il nome di ordinanza “anti-ebola”.
Il sindaco l’ha presentata come «una misura a tutela della salute dei cittadini telgatesi», che consiste nel divieto di accoglienza per persone prive di regolare documento di identità e di tessera sanitaria o di regolare certificato medico, che attesti le condizioni sanitarie e l’idoneità a soggiornare. Inoltre nell’ordinanza è previsto l’obbligo, per coloro che siano privi di tessera sanitaria, di sottoporsi entro 3 giorni a visite mediche con lo scopo di verificarne le condizioni sanitarie. In caso di violazione, i trasgressori saranno segnalati all’Ufficio Territoriale del Governo della Prefettura e della Questura di Bergamo.
Qualcuno potrebbe definirlo l’ennesimo tentativo razzista della Lega per ottenere qualche consenso in più, e in effetti in parte è così. Basti pensare al presidio organizzato due settimane fa dalla Lega stessa, di fronte al centro di accoglienza a Celadina, per protestare contro l’arrivo di qualche decina di profughi appena giunti a Bergamo.
Ma perché introdurre una misura palesemente ridicola? Perché triplicare l’idoneità alloggiativa con un aumento che, anche a livello legislativo, è stato dichiarato discriminatorio? Perché assumersi il rischio, come è accaduto a Bolgare, di dover risarcire coloro che hanno pagato questo importo con i soldi di tutti, cittadini italiani e non? Perché, dopo aver criticato Caritas e Comunità Ruah sulla gestione dei soldi per l’accoglienza, la Lega Nord bergamasca indice un presidio davanti al centro in cui sono ospitate poche decine di profughi appena arrivate a Bergamo, e non davanti alle sedi di chi gestisce realmente i fondi?
A Bergamo, come anche a livello nazionale, la Lega Nord investe su una guerra fra poveri in maniera mediatica, per attirare consenso in contesti complicati e contraddittori. Con il fine di raggiungere qualche punto percentuale in più, il partito padano è disposto ad allearsi a movimenti di estrema destra, spalleggiando una guerra discriminatoria e un declino progressivo dei diritti. Tale declino viene sì accusato prima dallo “straniero”, ma inevitabilmente, in una economia dove vige il principio del profitto, si riflette su tutte e tutti indistintamente, e si ripresenta in tutti i campi che siano scuola, sanità, casa o lavoro.
A fronte di tutto ciò, fa sentire la sua presenza un’opposizione meticcia che porta avanti le lotte e ripudia ogni forma di discriminazione. Come ha dimostrato oggi, il “comitato antirazzista 500€” è sempre pronto a debellare l’unica vera e dannosa epidemia presente a Bergamo e provincia: il razzismo, istituzionale e non.
Ascolta la diretta su Radio Onda d’Urto: