Rovetta – Un gruppo di circa 250 persone si è ritrovato ieri mattina a Rovetta, per partecipare ad una marcia partigiana lungo i sentieri che portano al monte Blum. La marcia è stata volutamente organizzata nello stesso giorno in cui, da ormai oltre 20 anni, si tiene un raduno di reduci repubblichini e giovani neofascisti che ricordano la fucilazione di 43 militi della Legione Tagliamento da parte dei partigiani il 28 aprile del 1945.
Obiettivo dei partecipanti era quello di farsi sentire e vivere insieme una giornata all’insegna del ricordo della Resistenza, sottolineando la mistificazione storica e il revisionismo portato avanti nel cimitero del paese da persone che inneggiano al fascismo con il braccio teso.
Dopo una salita di circa un’ora e mezza fra i sentieri, i “Ribelli della Montagna” sono giunti in cima al monte Blum, dove hanno pranzato e riposato. Nel frattempo, un’enorme scritta “Resistenza”, veniva composta su un prato in modo che fosse ben visibile dalla valle e dal cimitero.
Tra canti partigiani e momenti di socialità, la marcia ha saputo raccogliere persone di tutte l’età, all’insegna dei valori che hanno alimentato la Resistenza.
Dalla cima del monte era possibile vedere come i neofascisti e i reduci all’interno del cimitero fossero protetti e totalmente isolati dal resto del paese dalle camionette delle forze dell’ordine e dalla Digos, I nostalgici sono poi stati scortati, sempre dalle forze dell’ordine, all’hotel “La Bussola” di Rovetta che li accoglie ogni anno.
Il gruppo dei Ribelli della Montagna in questi mesi ha creato un percorso articolato di sensibilizzazione sul raduno di Rovetta, con materiale storico e informativo, opere teatrali, incontri con partigiani. Tutto ciò è stato fatto per informare i cittadini su ciò che avviene ogni anno a Rovetta, in quanto il raduno fascista risulta sconosciuto persino ad alcuni cittadini del paese.
La giornata di ieri dimostra la ferma volontà di togliere ogni spazio di agibilità politica ai gruppi neofascisti. Se le istituzioni si celano dietro un complice silenzio, chi ieri ha percorso il sentiero dimostra la sensibilità e l’attenzione di chi non è disposto a far finta di nulla.
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