Acqua pubblica: “Formigoni abolisca gli Uffici d’ambito. L’acqua torni sotto il controllo dei cittadini”
Bergamo– I Comuni espropriati dalla gestione dell’acqua. La gestione ai privati, cacciata dalla porta con l’eccezionale partecipazione popolare ai Referendum sull’acqua del 12-13 giugno rischia di tornare di soppiatto dalla finestra. E’ un caso unico in Italia, la Legge Regionale sui servizi idrici: una legge che ancora si riferisce al decreto Ronchi (quello abolito dai referendum) e che abolisce le assemblee pubbliche di gestione a favore di organismi ristretti. Una legge da poco dichiarata incostituzionale e che deve essere cambiata.
Non abbassa la guardia Lorella Lari, coordinatrice del forum bergamasco per il movimento per l’acqua pubblica. A pochi mesi dalla vittoria del referendum torna a denunciare il rischio di una gestione “opaca” sui servizi idrici. Un vero e proprio tuffo nel passato. Al posto dell’Autorità che gestiva l’Ambito Territoriale Ottimale (A.ATO) cioè un’assemblea composta da tutti i sindaci dei comuni della provincia di Bergamo e dal presidente della Provincia, la Regione prevede un organismo provinciale costituito da soli 5 membri: due nominati direttamente dal presidente della Provincia e 3 scelti fra i sindaci. Il nuovo organismo opererà a porte chiuse per decidere riguardo alle tariffe per l’erogazione dell’acqua, ai depuratori, agli acquedotti, alla manutenzione. Sempre a porte chiuse saranno approvati il bilancio, gli investimenti, il gestore, gli affidamenti. Il potere di controllo sull’intero processo di gestione dell’acqua rischia di essere completamente sottratto ai sindaci e alla cittadinanza attiva.
Al governatore della Lombardia Formigoni il forum chiede di non tradire l’esito referendario e di fare retro-front. Il forum sta portando avanti una petizione per chiedere la modifica di questa legge. Anche a nome dei 3 milioni e 700 mila lombardi che il 12 e 13 giugno scorsi hanno detto SI all’acqua pubblica.
Per approfondimenti:
http://www.acquabenecomune.org/raccoltafirme/ Per aderire all’appello del Coordinamento Regionale Lombardo dei Comitati per l’Acqua Pubblica, scrivere a: info@contrattoacqua.it
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