Seriate – È dello scorso febbraio la delibera del consiglio comunale di Seriate che impone l’obbligo di cessare le attività commerciali alle ore 22 nel centro storico. L’ordinanza, che fa parte del nuovo regolamento della polizia urbana ed è esplicitata dall’articolo 18-bis sulla “disciplina degli orari delle attività del centro storico”, vorrebbe rendere più vivibile il centro di Seriate, con l’obiettivo di sopperire ai problemi di ordine pubblico che, si dice, caratterizzano le vie Colombo, Dei Tasca, IV Novembre, Parietti, Decò, Canetta e Piazza Bolognini, soprattutto nelle ore notturne.
A causa di “gravi episodi di disvalore sociale” non meglio specificati, infatti, l’amministrazione leghista ha deciso di rendere obbligatoria, come misura cautelare, la cessazione di ogni attività pubblica di somministrazione di alimenti e bevande nelle strade del centro storico alle dieci di sera, pena 500 euro di multa in caso di violazione del regolamento. Il centro, che dovrebbe costituire il punto più vivo e maggiormente frequentato di Seriate, viene così ridotto semplicemente a luogo di passaggio, ancor più impraticabile perché deserto. Non saranno di certo le strade vuote, infatti, a sopperire al cosiddetto degrado; anzi, probabilmente questo aumenterà a causa della mancanza di spazi e di vitalità, che da sempre, ovunque, rendono i posti più sicuri e percorribili anche a tarda sera.
D’altronde è proprio in questa zona che si concentra un elevato numero di extracomunitari e di negozi gestiti da stranieri; non sorprende, dunque, che la giunta della Lega Nord si accanisca proprio su questo punto di Seriate, promulgando, attraverso ordinanze simili, retoriche razziste e xenofobe a discapito del vero interesse all’effettivo ordine pubblico e alla concreta sicurezza dei cittadini. La delibera del consiglio comunale va di fatto a colpire maggiormente gli stranieri, in una zona che loro in primis vivono e che rendevano effettivamente frequentata e attiva. Gli “episodi di disvalore sociale”, a cui l’articolo 18-bis fa riferimento, possono infatti essere riassunti in vociare e schiamazzi, che si verificano spesso nei luoghi pubblici delle più diverse zone e che sono risolvibili attraverso altre procedure, che non prevedano una limitazione tale proprio nel centro storico di Seriate.
Al consiglio comunale di febbraio è seguito un incontro tra i gruppi consiliari del comune PD, Albatros, Movimento 5 Stelle, il Comitato del centro storico e gli esercenti della zona; in seguito è stato indetto un ulteriore consiglio comunale durante i primi giorni di marzo, che però non ha saputo affrontare il problema della riqualificazione del centro storico in maniera differente, nonostante la minoranza del consiglio si sia resa conto dell’inefficacia della precedente delibera.