Barzana – I lavoratori e le lavoratrici della Tecnochem, azienda che si
occupa dello sviluppo di tecnologie e componenti per l’edilizia, hanno
scioperato oggi per chiedere che venga pagata la mensilità di agosto e
per avere garanzie sul futuro della ditta, che non ha ancora comunicato
un piano industriale chiaro ed affidabile agli operai.
La tensione è aumentata dopo il mancato pagamento della tredicesima a
dicembre e i ritardi nel percepire la mensilità di luglio. Lo stipendio
di agosto non è ancora stato versato nelle tasche dei lavoratori.Per
questo motivo, il 17 settembre era stato proclamato un primo sciopero,
con cui si chiedeva un incontro con i dirigenti per ottenere
spiegazioni. Ma la mobilitazione non aveva raccolto i frutti sperati, in
quanto l’azienda rifiutava di incontrare i lavoratori e le lavoratrici
prima della metà di ottobre.
E’ servito lo sciopero odierno, con un’adesione del cento per cento del
personale, per obbligare la proprietà a sedersi a un tavolo con i
lavoratori e le lavoratrici. Durante il confronto. Tecnochem non ha
fornito risposte chiare alle richieste dello sciopero: da un lato non sono
state date certezze sul pagamento della mensilità arretrata, e
dall’altro non sono state nemmeno chiarite le intenzioni della proprietà
sul futuro dell’azienda. La preoccupazione cresce, considerando inoltre
che si avvicina la data per l’erogazione della mensilità di settembre.
La Tecnochem oggi ha tentato di giustificare il mancato pagamento di
alcune commesse, tra cui quelle riguardanti la viabilità all’esterno
della fiera Expo. Due scioperi in meno di un mese sono un chiaro segnale
che tra i lavoratori e le lavoratrici la pazienza è davvero terminata: a questo punto tocca all’azienda indicare soluzioni rapide e certe.