Bergamo – Ha fatto scalpore negli ultimi giorni la presa di posizione di molti lavoratori e lavoratrici del maxi-centro commerciale Orio Center contro il lavoro obbligatorio durante i giorni di festa. Con l’avvicinarsi di quelle che per tutti sono le “vacanze natalizie”, infatti, i dipendenti chiedono di poter anche loro festeggiare, almeno durante quei giorni, e di non essere costretti a recarsi al lavoro.
Tutto è iniziato con una raccolta firme sponsorizzata dal sindacato USB, estesa sia all’area vecchia che a quella di più recente costruzione del centro. Gli orari di apertura dei negozi di Orio, infatti, cambiano proprio in base al loro collocamento al suo interno: l’area food court nelle vicinanze del nuovo cinema UCI chiude infatti sempre alle 23:00, rispetto al resto di Orio Center, che invece termina la giornata di lavoro una o qualche ora prima. Gli orari previsti per le festività che corrono tra dicembre 2017 e gennaio 2018 prevedono quindi una costante apertura dei negozi, nonostante le neonate proteste dei lavoratori.
Non si è fatta tardare la risposta da parte di Orio Center alla raccolta firme, ben accetta da moltissimi lavoratori e lavoratrici: sono stati modificati gli orari della vigilia di Natale e dell’ultimo giorno dell’anno, per cui invece che chiudere i battenti alle undici di sera si chiuderà rispettivamente alle 19:00 e alle 20:00. I dipendenti però non si sono lasciati abbindolare da quelle che ai loro occhi risultano briciole, se messe a confronto con il grande sacrificio che tutto l’anno devono affrontare, dato che durante le altre festività comunque il centro commerciale resterà aperto ai soliti orari. E hanno quindi tutta l’intenzione di mandare avanti la raccolta firme, ad ora interrotta dopo la rettifica di quegli unici due giorni festivi. Inoltre è anche prevista per lunedì 27 novembre un’iniziativa, proposta da Cgil, Cisl e Uil, chiamata “E’ ora di spendere un’ora del tuo tempo”, durante la quale i sindacati resteranno fuori dal centro commerciale dalle 9:00 alle 18:00 per coinvolgere tutti i lavoratori che vorranno restare lì fuori o un’ora prima o un’ora dopo il loro orario di lavoro in segno di protesta, al fine di rendere più noto alla proprietà la loro situazione e le loro richieste. Lo scopo ultimo dell’iniziativa è quello di riuscire a trovare un dialogo con la proprietà e con i negozi capace di modificare gli orari di lavoro nei giorni festivi e dare finalmente retta ai dipendenti.
La logica di sfruttamento volta all’aumento dei profitti che sta dietro a questa situazione è evidente per molti dei lavoratori all’interno di Orio Center, e non solo a loro: grande solidarietà alla protesta è giunta anche da clienti e da esterni che si oppongono a queste condizioni. Resta ora da vedere come si muoveranno le aziende in risposta alle proteste dei dipendenti, e come proseguirà la raccolta firme e le altre iniziative adesso in programma.