Bergamo– Non si ferma la lotta delle maestre con diploma magistrale, che a causa della sentenza dell’Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato del 20 dicembre 2017 sono state escluse dalle graduatorie ad esaurimento, da cui si attinge per le immissioni in ruolo, e inserite nelle graduatorie di istituto, utilizzate per il reclutamento dei supplenti.
Nella giornata di venerdì era atteso (senza però garanzie) sulla questione il parere dell’Avvocatura di Stato, che non si è pronunciata, o almeno non pubblicamente. Nella stessa data era stato indetto lo sciopero da parte di Anief e Cobas, sindacati di base, per chiedere la riapertura delle GAE per inserire i docenti colpiti dalla sentenza, che da anni lavorano precariamente nelle scuole e sono indispensabili per la gestione delle classi.
A Bergamo la situazione riguarda circa un migliaio di persone: sotto il comune nel pomeriggio di sabato è stato chiamato un presidio da parte dei coordinamenti di insegnanti che hanno ricordato al megafono il proprio diritto ad una stabilizzazione e hanno denunciato le responsabilità del Ministero, a cui conviene invece mantenere in stato di precarietà queste figure.
In attesa di risposte dal nuovo governo, la lotta delle maestre non si ferma e anzi rilancia con prossime date di mobilitazione in tutta Italia.