No, non è una proposta tra amici su come terminare la serata. E’ il tentativo di trovare una soluzione ai problemi a cui la Lega e il famigerato ministro Maroni non sanno (e non vogliono!) dare risposta.
Alcuni comuni della nostra provincia (Bergamo, Mozzo, Curno, Treviolo, Ponte San Pietro…) in questi giorni sono divenuti l’approdo per qualche decina di migranti tunisini.
Tutti sbarcati a Lampedusa tra il 1° gennaio e il 5 aprile, tutti con permesso di soggiorno temporaneo, gentilmente concesso dal ministro Maroni. Sì, perché è proprio il ministro leghista che ha deciso di riconoscere loro un
permesso di soggiorno di 6 mesi, che consente a chi lo possiede di andare dovunque in Italia (Bergamo compresa).
Che abbia deciso di concedere questo permesso, Maroni, per evitare di dover allestire le famose tendopoli di accoglienza (che si sono poi tramutate spesso in lager) nelle regioni del nord, scatenando l’ira dell’elettorato leghista? È probabile: meglio sapere i tunisini in giro per l’Italia senza meta, più o meno invisibili, che piantare delle tende per “contenerli” in piena padania…
Così chi è rimasto nei campi allestiti nel sud Italia viene trasferito, senza conoscere la sua destinazione, da bus organizzati dalla Protezione civile. Questo è stato il modo in cui sono arrivati molti dei tunisini inseriti a Villa Quarti, ma che da lì se ne sono presto andati perché la meta che avevano scelto non era la nostra città, piuttosto la Francia o un altro paese europeo. Altri, invece, dai campi del sud si sono mossi autonomamente arrivando nella nostra provincia.
Peccato che, una volta a Bergamo, i cittadini tunisini non abbiano trovato altra alternativa se non quella di dormire in campi, boschi, sottopassaggi…
Nessuno di loro conosce l’italiano, pochissimi parlano il francese, per lo più provengono dalle zone rurali della Tunisia del deposto Ben Ali.
I carabinieri che sono intervenuti a Mozzo li hanno visti scappare in tutte le direzioni senza alcun motivo: queste persone non sono nemmeno coscienti di avere un permesso di soggiorno valido! Nessuno si è preoccupato di spiegare loro cosa significa quel pezzo di carta che hanno in mano!
Certo da una provincia di oltre un milione di abitanti ci si aspetterebbe che organizzare l’accoglienza per poche decine di migranti sia un gioco da ragazzi. Invece bisogna constatare l’assoluta incapacità delle istituzioni preposte di farsi carico del problema.
La prefettura per ora si limita a confermare che effettivamente i migranti provenienti da Lampedusa hanno diritto a muoversi liberamente. L’assessore ai Servizi sociali del comune di Bergamo Callioni non proferisce parola, mentre cittadini volontari riescono a tamponare l’emergenza organizzando un minimo di ospitalità per una ventina di migranti, appoggiandosi alla sede del partito di Rifondazione Comunista e riuscendo a garantire, grazie a Don Daniele della parrocchia di sant’Anna, il servizio docce. Ma tutto questo per quanti giorni potrà ancora durare?
Gli sbarchi degli ultimi mesi hanno evidenziato l’inefficienza di questo governo, l’incapacità di controllare alcunché e l’ipocrisia della propaganda leghista in materia d’immigrazione. Decine di migliaia di migranti hanno ottenuto un permesso temporaneo. Il governo non è stato in grado di garantire i minimi standard di accoglienza necessari alla possibile integrazione.
Si tratta di ragazzi che arrivano stremati da un viaggio estenuante, molti avrebbero la necessità di assistenza sanitaria, ma non sanno a chi rivolgersi. Stanno dormendo nei boschi della nostra provincia, senza sapere minimamente come muoversi nel nostro paese, fra sei mesi scadrà loro il permesso e diverranno clandestini, a quel punto perderanno ogni diritto, diventando uno spauracchio che la Lega utilizzerà per legittimare le sue politiche securitarie.
Negare i diritti di pochi significa mettere in discussione i diritti di tutti.
Se in cantiere avessimo tutti il diritto a ricevere un compenso orario di 15 euro, tutti lo riceveremmo. Se a una parte della popolazione fosse negata questa retribuzione, vedrete che questi 15 euro non li guadagnerà più nessuno. Nemmeno i manovali che votano Lega.