Bergamo – E’ stata un’occupazione lampo quella di sabato mattina. Il sindacato Unione Inquilini ha chiamato un’assemblea pubblica per denunciare lo stato di abbandono degli appartamenti comunali in viale Venezia. All’assemblea pubblica hanno partecipato un centinaio tra cittadini, migranti, sfrattati e militanti di Unione Inquilini.
Si sono susseguiti interventi delle persone che hanno subito uno sfratto, molti dei quali ora abitano presso alloggi di fortuna. All’assemblea pubblica hanno partecipato anche il candidato sindaco de L’altra Bergamo Rocco Gargano, l’ex assessore alla Casa Francesco Macario e il segretario generale nazionale di Rifondazione Comunista Paolo Ferrero.
Unione inquilini ha partecipato, a partire dal 2010, al blocco di circa 300 sfratti in Bergamo e Provincia, denunciando l’emergenza abitativa nella “ricca Bergamo”. La pratica dei blocchi è molto utilizzata da tutti coloro che si occupano del diritto all’abitare. Di fatto la solidarietà è in grado di ottenere più rinvii, garantendo agli inquilini di guadagnare preziosi mesi, che però non sempre servono a trasformare la situazione, soprattutto se le famiglie non riescono ad accedere a qualche forma di reddito.
Nel contesto delle elezioni politiche, Rifondazione e L’altra Bergamo ci tengono a sollevare il problema abitativo: con 250 alloggi comunali vuoti risulta incredibile lo stato di abbandono degli stabili.
A maggior ragione, come si è potuto constatare durante l’occupazione simbolica di sabato, pare essere incredibile la mancata assegnazione degli appartamenti di Viale Venezia, che invece paiono in ottimo stato di conservazione.
Oltre alla situazione degli stabili sfitti Unione Inquilini denuncia anche un piano di alienazioni delle case comunali, che nessuno è interessato ad acquistare e che sarebbero un prezioso aiuto in una situazione di emergenza come quella che si sta vivendo in tutta la provincia.
Una sostanziale immobilità politica ha caratterizzato le ultime due giunte cittadine per quanto riguarda l’amministrazione del patrimonio comunale sfitto. Infatti, non solo negli ultimi 5 anni sono stati lasciati vuoti tutti i 250 alloggi comunali. L’inerzia, da questo punto di vista, accomuna sia l’attuale assessore D’Aloia sia il suo predecessore Macario di Rifondazione Comunista.