Bergamo – Sempre più vicino lo sciopero per i lavoratori della logistica pesante e leggera del consorzio Hydra, impiegati all’ospedale di Bergamo. Dal 16 al 24 luglio hanno presidiato notte e giorno l’entrata del parcheggio dell’azienda ospedaliera.
Ai facchini viene applicato il contratto dei trasporti. Una situazione di iniquità che non è stata risolta neanche dall’incontro svoltosi in prefettura il 24 luglio.
Questo contratto, dicono i lavoratori, prevede alcune mansioni che i lavoratori impiegati nell’ospedale non fanno e altre che invece svolgono ma non sono previste da questo contratto. Inoltre a loro non vengono pagati regolarmente straordinari e altre competenze che decurtano di fatto parte dello stipendio. E’ il sistema dei sub-appalti che scarnifica economicamente e socialmente chi si trova alla sua base. Nel caso dell’ospedale, alla fine della filiera ci sono i lavoratori dell’Hydra.
Protestano perché vengono considerati trasportatori, ma svolgono funzioni che non fanno parte del loro mansionario, come il maneggio di rifiuti, compresi quelli contaminati da materiale organico, radioattivo, nonché il trasporto di provette e sacche da trasfondere.
Non ci sono spazi comuni, non ci sono spogliatoi per poter mangiare. Manca quella dignità necessaria che dovrebbe appartenere ad ogni ambiente lavorativo.
«Siamo alle solite – dicono i rappresentanti USB – l’Ospedale vuole risparmiare su personale e servizi, quindi esternalizza il lavoro a aziende e cooperative, che a loro volta girano gli appalti ad altre cooperative minori che spesso rigirano ad altre cooperative. In un gioco al ribasso delle condizioni di lavoro dei dipendenti e dei servizi all’utente. Sempre peggiori».
Per il 5 agosto sono previste assemblee di tutti i lavoratori in vista di un possibile sciopero che, se non ci saranno significative aperture, sembra inevitabile.