Bergamo – L’ex assessore regionale lombardo alla Casa Domenico Zambetti ha proposto a luglio una delibera di giunta, approvata all’unanimita’, in cui vıene soppresso ıl FSA (Fondo Sostegno per l’Affitto) e vıene ıstıtuıto un contributo per glı ınquılını con disagio economico acuto. In questo modo l’ex assessore ha sottratto ad un gran numero di famiglie in difficolta’ un importante aiuto: rientrano infatti nel “disagio acuto” soltanto le famiglie con un Isee-fsa inferıore a 4000 euro.
Il fondo sostegno affitto era stato istituito nel 1998 per permettere alle famıglıe che non erano ın grado di sopportare ıl canone d’affitto di ricevere un contributo. La regione calcolava quale fosse il canone sopportabile tramıte l’Isee-fsa e la parte in eccesso veniva rimborsata all’inquilıno a seconda della disponibilita’ del fondo. L’entıta’ dell’FSA é progressivamente diminuita, mentre le richieste sono aumentate in maniera esponenzıale per due ragioni principali: la prima riguarda il fatto che, con il passare degli annı, sempre piu’ persone sono venute a conoscenza del contributo, poiché in Italia il welfare sembra essere riservato ai pochi che riescono ad avere accesso alle informazıoni. Dall’altro il potere di acquisto delle persone é diminuito con l’impatto della crisi economica, per cui il numero di famiglie con i requisiti per la domanda di sostegno all’affitto é cresciuto.
Un indicatore ulteriore della difficolta’ a sostenere il peso dell’affitto ci vıene fornito dal vertiginoso aumento degli sfratti per morosita’, cioè per l’incapacita’ di saldare il canone da parte dell’inquilino. Redditi decisamente bassi in rapporto all’entita’ dei prezzi medi d’affitto, misure governative di aumento dei prezzi e chiusura delle unità produttive han fatto sì che la morosità sia principalmente incolpevole, dovuta quindi non alla volontà dell’affittuario ma alla condizione oggettiva in cui si trova. Se a livello nazionale nel 2011 risultano 63.846 provvedimenti di sfratto emessi (+137% rispetto al 2001), il 25% appartiene al territorio regionale arrivando a toccare la cifra spaventosa di 12.922 provvedimenti. Trentacinque sfratti al giorno che nella città e provincia di Bergamo diventano 3,5 con 1.234 provvedimenti emessi, il 19.23% in più rispetto al 2010.
Da oggi quindi, non ci sara’ pıu’ diretta correlazıone tra la possibilita’ di richiedere il contibuto e la diffıcolta’ a sostenere l’affitto. Potranno fare richiesta solo coloro che presenteranno un Isee-fsa inferiore a 4000 euro. Una fetta di popolazione ben inferiore rispetto a quella che poteva accedervi fino al 2011.
Ma un’altra novita’ e’ prevista dalla delibera regionale: il contributo non verra’ erogato all’inquilino, bensi’ direttamente al padrone di casa se rinuncera’ ad aggiornare il canone o si impegnera’ a non attivare procedure di rilascio dell’alloggio, rinnovando il contratto scaduto.
Ieri era l’ultima data utile per fare richiesta presso le sedi sindacali. Ma per la maggior parte delle persone che in questi anni hanno usufruito del FSA la possibilita’ dı presentare la domanda e’ stata negata in partenza.
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