Riceviamo e pubblichiamo:
Il “sole delle alpi”, simbolo del partito politico “Lega Nord”, è rimasto nella centralissima Piazza Giovanni XXIII. Ancora lì a dividere la popolazione di Cividate al Piano. Non in un luogo qualunque, ma in quello che da sempre è il luogo della democrazia per definizione.
Dopo l’ordinanza n. 2798 dd. 29 novembre 2010 del giudice del lavoro del Tribunale di Brescia, anche la Procura di Bergamo riconosce che il “sole delle alpi”, in questo momento storico, è indiscutibilmente un simbolo di partito _(“__Il giudice reputa che il Sole delle Alpi, a prescindere dai riferimenti storici riportati da Vescovi Luciano nella sua lettera del 11/11/2009, costituisca un simbolo che identifica una forza politica ben precisa nell’attuale momento storico”).
Questo sosteneva il Comitato “Amici della piazza” sin dall’inizio di questa vicenda. Non avevamo dubbi.
Oggi è uno splendido giorno per tutti quei cividatesi che avevano chiesto all’amministrazione leghista di Cividate al Piano, prima dell’inizio dei lavori, di non apporre quel simbolo in nessun luogo pubblico.
Il Giudice per l’Udienza Preliminare Dott. Masia, dopo aver confermato la natura politica del simbolo in questione, ha chiesto che vengano svolte delle indagini per capire se siano stati utilizzati soldi pubblici per la realizzazione del simbolo. In questo caso si prefigurerebbe il reato di “abuso d’ufficio” a carico del sindaco Luciano Vescovi.
Finalmente vediamo mettere freno alla politica dell’amministrazione
comunale che considera i luoghi pubblici come proprietà privata da
rivendicare politicamente.
L’obiettivo di questa battaglia civica era, e rimane, la rimozione del “sole delle alpi”, in quanto simbolo di partito, da Piazza Giovanni XXIII a Cividate al Piano. Ovviamente se realmente fossero stati utilizzati soldi pubblici per la realizzazione del simbolo sarebbe fatto grave, ma non d’importanza primaria per il Comitato “Amici della Piazza” che invece ha come unico obiettivo la rimozione del “sole delle alpi” dalla piazza principale affinché torni ad essere luogo di unione, di confronto, di socialità e non di divisione.
Pertanto, come si legge nel verbale dell’udienza, il Giudice per l’Udienza Preliminare Dott. Masia ha predisposto che:
1) il PM iscriva il nome Vescovi Luciano quale soggetto al quale è attribuito il reato di abuso di ufficio;
2) venga acquisita copia degli atti deliberativi di spesa concernenti i lavori in piazza Giovanni XXIII;
3) venga acquisita copia degli atti tecnico-attuativi dei medesimi interventi edilizio-urbanistici.
L’udienza verrà aggiornata tra 6 mesi, tempo messo a disposizione del PM per effettuare tutti i controlli del caso.
COMITATO “AMICI DELLA PIAZZA”