Bergamo – “Earth calls Bergamo”: così titolavano gli striscioni di apertura della Marcia per il clima, che ha avuto luogo domenica 2 Dicembre sulle mura di Bergamo e lanciata da Legambiente in concomitanza con l’apertura della Cop24 in Polonia, la conferenza delle Nazioni Unite sul Cambiamento Climatico. Come in molte altre città europee, anche a Bergamo l’iniziativa voleva puntare l’attenzione sulla necessità di un’inversione di rotta nelle politiche globali e locali in tema di ambiente. La manifestazione ha avuto l’adesione di diverse associazioni e partiti, che però si sono presentati senza simboli, come richiesto dagli organizzatori. Non mancavano comunque esponenti del PD cittadino, di Leu e del Movimento 5 stelle.
Assenti invece i comitati e le associazioni che si muovono sul territorio bergamasco su specifici problemi ambientali: ad esempio, non erano presenti i comitati contro l’aeroporto, che proprio in questi ultimi giorni era al centro di numerose polemiche per il conclamato fallimento delle “nuove rotte” proposte da Gori. Era però presente un gruppo di cittadini di Bergamo Bene Comune, che alla Fara ha esposto lo striscione “V.I.A. il parcheggio abusivo!”, con riferimento alle indagini per la mancata presentazione della V.I.A. sul parcheggio della Fara; a metá marcia, tuttavia, gli organizzatori hanno però invitato a rimuovere lo striscione, precisando che “la manifestazione trattava di temi generali e non potevano esserci riferimenti a questioni specifiche e locali”. Così in una manifestazione sul problema del cambiamento climatico, non ha trovato spazio uno striscione su una delle questioni che più da vicino riguarda il territorio di Bergamo: la costruzione di un parcheggio multipiano nel centro storico della città. Forse una manifestazione volutamente generica e “globale” (senza richieste rivolte alle amministrazioni locali) era più trasversale e per questo ha ottenuto l’appoggio di più forze politiche, comprese quelle della giunta comunale?
In ogni caso a Bergamo e provincia le problematiche relative all’ambiente, all’inquinamento e al consumo di suolo ci riguardano da vicino: la provincia bergamasca registra da anni tassi di inquinamento nettamente più alti della media; inoltre, lo sviluppo dell’aeroporto di Orio è al centro di polemiche che riguardano la salute dei cittadini che abitano in zone e paesini limitrofi. Infine la costruzione di un parcheggio multipiano per auto in Città Alta mobilita da due anni centinaia di persone.
Cosa significa marciare per il clima? Sicuramente far “sentire la necessità di tutti per un futuro sostenibile”, come scrivono gli organizzatori su Facebook, nel testo di lancio dell’iniziativa. Ma non si può dimenticare che per anni le amministrazioni pubbliche di città e provincia sono rimaste indifferenti a queste tematiche. Basta pensare all’inquinamento dell’aria:tutto ciò ha già avuto e sta avendo delle ripercussioni che i cittadini e le cittadine vivono sulla proprio pelle.
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