Azzano San Paolo – Da circa due settimane i lavoratori di DHL e TNT iscritti al sindacato di base S.I. Cobas di Bergamo stanno protestando e scioperando contro le nuove condizioni di lavoro che si sono ritrovati a subire dopo l’improvviso subentro della società Work & Service, specializzata nei settori di trasporto e logistica, che è intervenuta nella gestione delle due aziende.
Ieri sera gli iscritti al sindacato si sono riuniti in un’assemblea fuori dalla sede della DHL di Azzano San Paolo per discutere insieme dell’attuale situazione che stanno vivendo. Le problematiche affrontate dai lavoratori sono diverse, e in particolare riguardano la sicurezza sul luogo di lavoro e alcune irregolarità relative alle buste paga.
In primis, per quanto riguarda la sicurezza, i lavoratori lamentano una mancata manutenzione dei mezzi di trasporto che si trovano a utilizzare ogni giorno: le portiere fanno fatica ad aprirsi e i freni sono ormai consumati, rendendo pericoloso il loro utilizzo. Inoltre, anche all’interno dei magazzini la situazione non è migliore: i ritmi di lavoro serrati costringono i lavoratori a corse estenuanti per raggiungere gli obiettivi prefissati dall’azienda, e così aumenta il rischio di incidenti e infortuni, esattamente come è successo qualche settimana fa, quando un lavoratore è stato investito da un muletto. A seguito dell’incidente i lavoratori hanno contattato direttamente l’ATS, ex ASL, al fine di svolgere un sopralluogo urgente per verificare le condizioni di sicurezza . Una volta intervenuta l’ATS, i lavoratori hanno deciso di rivolgersi anche all’ispettorato del lavoro al quale dovranno fornire la modulistica necessaria al fine di un mirato intervento.
Altro motivo di scontento tra i dipendenti DHL e TNT risulta a quanto pare essere un’anomalia nelle buste paga di alcuni iscritti al Si Cobas: il sindacato ha chiesto un incontro chiarificatore, che però per adesso non ha ricevuto una risposta positiva da parte dell’azienda. Il sindacato si premurerà di verificare la natura di dell’anomalia.
Nonostante queste preoccupazioni, i lavoratori DHL e TNT non si sono tirati indietro e, da un paio di settimane, si sono mobilitati in diversi modi per far sentire la propria voce, a partire dal rifiuto di svolgere gli straordinari, passando per gli scioperi a intermittenza, al costante riunirsi e incontrarsi per mantenere viva l’attenzione sul tema e non demordere. I vertici delle aziende non sembrano per ora dar loro ascolto, ma il sindacato non ha intenzione di fermarsi finché la situazione non cambierà.