Calusco – Nello stabilimento Italcementi è morto questa notte Guglielmo Ravasio, operaio, per un malore. Guglielmo, 56 anni, lavorava nel reparto cottura della multinazionale del Cemento. La cottura del cemento avviene ad altissime temperatura: chi opera in questo reparto svolge un lavoro molto usurante e che necessita di parecchi accorgimenti di sicurezza.
Nella giornata di lunedi 7, la dirigenza Italcementi ha richiamato al lavoro l’operaio addetto al reparto Cottura. Guglielmo dopo aver svolto il primo turno, è tornato al lavoro alle 19, per coprire un altro turno in un reparto costantemente sotto organico. Dopo aver svolto il turno del mattino, dalle 6 alle 14, Guglielmo ha quindi ripreso il lavoro alle 19. Tutto ciò in netto contrasto con la normativa italiana, che vieta espressamente la doppia turnazione e impone uno stop di almeno 11 ore tra un turno e l’altro. Durante il secondo turno, Guglielmo Ravasio ha accusa un malore ed è morto poco dopo.
E’ stata disposta l’autopsia per stabilire se la morte sia correlata alla doppia turnazione, vietata dalla legge. Dopo l’accaduto, la dirigenza Italcementi si è detta disposta a rivedere l’organico di quel reparto. Non si conosce quali siano le disposizioni organizzative interne, ma di certo alcune lacune vengono evidenziate dalle stesse dichiarazioni dell’azienda: ” L’azienda si è impegnata a reintegrare subito gli organici carenti, a rispettare le 11 ore di riposo tra l’inizio di un turno e l’altro, a non superare le 8 ore di lavoro giornaliere e a svolgere una revisione della valutazione del rischio nel reparto ‘linea di cottura’ “.
Non resta che constatare che solo dopo la morte di un lavoratore, l’azienda si rende disponibile discutere cambiamenti per favorire il rispetto delle Regole. Tale disponibilita, in passato negata, resta bizzarra. In tempi di crisi, con un tasso di disoccupazione giovanile ormai al 37% non vi era possibilità di mantenere il rispetto delle regole, assumento altro personale per sopperire alla situazione?
Questa mattina i lavoratori Italcementi della sede di Calusco hanno indetto uno sciopero di 4 ore, che ha visto l’adesione di tutti i dipendenti. L’obiettivo era quello di rendere omaggio a Guglielmo e allo stesso tempo chiedere con forza dei cambiamenti in favore della sicurezza e del benessere dei lavoratori.