DALMINE – Non erano dipendenti dell’azienda, eppure lavoravano per lei. Questa la peculiare condizione di una decina di lavoratori, partite Iva, che trasportavano merci per conto dell’azienda Valsped Group di Dalmine. L’azienda, infatti, non li aveva mai assunti direttamente, fornendo loro semplicemente il materiale da trasportare; a loro volta, per necessità, i singoli si sono trovati dunque a dover assumere altro personale, facendo fatica però a retribuirli adeguatamente.
I lavoratori, seguiti dal sindacato Si Cobas, hanno anche contattato più volte l’azienda per chiedere l’apertura di un tavolo di trattativa, al fine di risolvere la situazione; la risposta che hanno ricevuto, però, è stata quasi una beffa da parte sua: la Valsped, lavandosi del tutto le mani da ogni responsabilità nei confronti dei lavoratori che, di fatto, erano alla sua mercé, ha repentinamente deciso di interrompere ogni collaborazione con loro per, paradossalmente, risolvere il problema.
Ovviamente non è stato così, e sono stati sia le partite Iva che i dipendenti a trovarsi d’un tratto senza un impiego, rei del fatto di aver semplicemente richiesto di essere assunti direttamente dalla azienda. Tramite mobilitazioni e picchetti, però, le partite iva sono riusciti a riottenere il “contratto vettore” e di conseguenza a stipulare contratti che potessero tutelare a pieno i lavoratori. Sembrava potesse andare tutto bene, e invece no: dopo circa solo un mese sono stati lasciati a casa di nuovo. Un paradosso, una situazione complessa e quasi difficile da credere è, invece, la realtà della vita di questi lavoratori.
Nelle ultime settimane non sono mancate le mobilitazioni fuori dai cancelli della Valsped: durante le loro proteste, però, non sono mai stati ascoltati dall’amministrazione dell’azienda, che anzi tempestivamente ha sempre provveduto a sgomberare tramite la polizia ogni picchetto, ogni protesta avvenuta, come è successo anche la scorsa settimana, quando i lavoratori hanno bloccato la viabilità nel cuore di Dalmine.
Il delegato Luca Esestime del Si Cobas di Milano, durante questa occasione, ha anche dichiarato di un imminente incontro tra il sindacato dei lavoratori e la Prefettura, per poter dar via a un dialogo che possa tentare di dare una via d’uscita per a partite Iva e dipendenti.