Bergamo – Si dicono convinti che “democrazia vuol dire che il potere sta nelle mani del popolo. Oggi non è così, noi non decidiamo niente. Vogliamo riprenderci quello che ci spetta”: con questo proposito, il neonato partito Potere al Popolo si presenta in tutta Italia come reale rappresentante di studenti, lavoratori, disoccupati. Anche a Bergamo, dopo diverse assemblee di discussione e scelta delle candidature, ora è stata presentata la lista di candidati e candidate per camera e senato. Capolista alla Camera sarà Roberta Maltempi, insieme a Rossana Canestrale, Michele Cremaschi, Paolo d’Amico, Anna Cristina Ferrarese, Massimo Seghezzi e Roberta Caprini; al Senato invece la lista è composta da Francesco Macario, Lella Consonni, Davide Canto, Vallì Alida Morlotti. Il movimento popolare, forte delle numerose assemblee sui territori e di una raccolta firme interamente dal basso, porta all’appuntamento elettorale del 4 marzo temi fondamentali per le persone, ma spesso dimenticati dalla politica: al centro del programma ci sono dunque l’abolizione del Jobs Act, il ripristino della progressività del sistema fiscale secondo l’art. 53 della Costituzione, la lotta all’evasione fiscale, l’eliminazione dei ticket per la sanità, la gratuità dell’istruzione e la riforma del sistema carcerario. Particolare attenzione viene riservata all’interno del programma al tema della lotta alla povertà e al degrado, con la messa a disposizione di nuovi alloggi popolari, la tassazione degli immobili sfitti e l’istituzione di un reddito minimo garantito. Al centro della campagna elettorale, sono stati lanciati alcuni appuntamenti in contemporanea su tutto il territorio nazionale: dopo la giornata di sostegno ai lavoratori della grande distribuzione in lotta e la consegna delle firme raccolte per la presentazione delle liste, domenica 4 febbraio Potere al Popolo ha lanciato il #noMinnitiday: “Una giornata di lotta e di gentilezza, per una campagna elettorale che sia non di guerra fra poveri ma di utilità sociale”, in opposizione alle politiche del PD, ritenute colpevoli di portare avanti una guerra ai poveri, più che alla povertà, soprattutto attraverso il DL Minniti, che sancisce la possibilità dell’utilizzo di misure di polizia contro poveri, senza tetto, migranti. Potere al popolo contrappone invece al concetto di decoro quello di solidarietà, ribadendo che “non è un reato essere poveri”. Anche Bergamo ha partecipato, con un presidio in piazzale degli Alpini: la giunta comunale orobica non è infatti immune da queste misure, anzi, le ha recepite in tempi record, iniziando già ad applicarle. Ma la lista di Potere al Popolo ribadisce: “decoro significa per noi una vita degna, accesso ai servizi, solidarietà popolare”. —